AGGIORNAMENTO
La Tass, l’agenzia stampa della Federazione Russa, riporta che un cittadino italo-argentino, di cui non sono ancora note le generalità, assistente di volo di per la compagnia Emirates, è stato fermato a Mosca dalla polizia mentre era impegnato a volare con un drone vicino al Cremlino.
Una grossa imprudenza, vista la situazione di conflitto con l’Ucraina, che in passato aveva tentato di colpire proprio il Cremlino con i suoi droni. Secondo fonti russe, l’arresto sarebbe scattato nei pressi del parco Zaryadye, situato sulla riva sinistra del fiume Moscova, a poca distanza dalla Piazza Rossa, nell’area dello storico quartiere Zarjad’e da cui prende il nome.
L’uomo si è giustificato dicendo di non sapere del divieto di sorvolo e di avere voluto semplicemente scattare fotografie al paesaggio. Rilasciato, è tornato a casa sua in Argentina.
E’ andata bene, ma vogliamo ricordare a tutti i dronisti in vacanza di non cercare guai: quando ci sono situazioni di conflitto il drone è bene lasciarlo a casa.
(la foto in apertura, generata dall’IA Adobe, è puramente illustrativa e non riguarda il fatto di cronaca riportato).




