PoopCopter, il Drone che recupera deiezioni dei cani in giardino [VIDEO]

Negli anni, parallelamente alla crescita del numero e delle tipologie di applicazioni dei droni, abbiamo assistito anche a una miriade di idee – a volte bizzarre – su come utilizzare questi mezzi aerei in modo originale. Giusto per citarne alcune – ma l’elenco sarebbe ben più lungo – ricordiamo il tipo americano che usò il drone per calare il tacchino dentro la pentola sul fuoco, così da dare il via ufficiale ai preparativi per la festa del Ringraziamento, oppure quello che travestì il drone da fantasma e, durante la notte di Halloween, lo usò per spaventare in modo simpatico i vicini di casa.

A questa categoria di adattamenti impropri e fatti in casa dei droni, però, non sembra appartenere il PoopCopter, un drone che ha funzione di raccogliere in automatico le deiezioni degli animali domestici in giardino. Così chiamato per espressa volontà del suo originale inventore, Caleb Olson, che lo ha presentato pubblicamente durante una sessione di Minnebar (la più vasta e longeva unconference hi-tech degli Stati Uniti), PoopCopter è pensato per localizzare e rimuovere autonomamente le feci canine dal cortile, offrendo una manutenzione del giardino più pulita e meno faticosa per i proprietari, che vengono quindi liberati dall’ingrato compito di pulire i rifiuti dei loro amici a quattro zampe.

Video: Presentazione di PoopCopter

Nel video di presentazione della sua creatura, Olson racconta di come PoopCopter sia l’ultima evoluzione di un sistema che stava studiando da tempo, visto che precedentemente aveva già attrezzato il suo giardino con telecamere per intercettare il momento esatto in cui Twinkie, il suo cane, faceva i suoi bisogni.

PoopCopter è stata la diretta conseguenza, nonché la soluzione più diretta al problema, visto che, al momento della segnalazione del task, il drone decolla in automatico verso il punto di raccolta, fino a posizionarsi sopra il target. A questo punto, grazie a un dispositivo ad uncino rotante, scatta verso il basso per intrappolare le deiezioni all’interno di un recipiente sigillato. Questa ingegnosità meccanica si traduce in un’efficienza magistrale, con il drone che decolla nuovamente e vola fino a svuotare il carico nel luogo designato per lo smaltimento.

C’è da notare che sicuramente lo stesso compito sarebbe facilmente attuabile anche con un mezzo di terra, una specie di robot aspirapolvere capace però di muoversi con sicurezza tra l’erba, o un robot tagliaerba in grado però anche di riconoscere, raccogliere e smaltire il rifiuto speciale, però l’idea di Caleb è davvero semplice e risolve un problema pratico nella vita di tutti i giorni.

Il PoopCopter è infatti un interessante esempio di come l’automazione possa infiltrarsi nelle pratiche quotidiane, trasformando compiti spesso trascurati in attività gestibili con un semplice click. E chissà che con i dovuti miglioramenti la visione di Caleb non diventi presto una realtà concreta, almeno negli USA.

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