Droni di Amazon in Italia: cosa ci aspetta con Prime Air?

Una delle innovazioni più consistenti degli ultimi anni per i cieli italiani è dietro l’angolo, anche se probabilmente è in effetti qualche metro più lontano di quanto piacerebbe credere. Stiamo parlando dell’esordio del servizio Prime Air di Amazon in Italia, dove saranno i droni a consegnare i pacchi agli utenti che acquistano i prodotti sul sito.

Se ne parla da anni, e la stessa Amazon, nonostante le incredibili risorse economiche di cui dispone, ha dovuto suo malgrado registrare diverse battute di arresto per il suo innovativo programma. Ora però i tempi sono maturi, non solo negli USA dove il servizio è in funzione in poche iniziali località, ma in breve arriverà il momento del decollo anche in Europa e soprattutto in Italia, visto che già da mesi è in corso il progetto che coinvolge un comune abruzzese in provincia di Chieti.

Ovviamente una novità del genere non può che creare interesse, persino scalpore e ovviamente anche polemiche, e sui vari fronti ne abbiamo sentite e lette in rete davvero “di ogni”, con tante persone che chiedono chiarimenti anche sul nostro gruppo Facebook “Comunità Italia Droni”. Le tre domande più comuni sono:

  • Quando cominceranno a volare i droni di Amazon in Italia?
  • Come saranno i droni di Amazon?
  • Dove voleranno?

Vediamo allora di fare un riepilogo della situazione e delle prospettive di questo servizio futuristico, che ci pone davanti a nuove e complesse sfide.

Quando partirà Amazon Prime Air in Italia?

Al momento non c’è una data ufficiale prevista per il servizio. Circa un anno fa, Amazon ha dichiarato che avrebbe iniziato nel 2024, una tempistica che va esaurendosi ma che resta ancora abbastanza verosimile, visto che tecnicamente per rispettarla basterebbe fare anche un solo primo volo ufficiale con un suo drone per le consegne. Chiaramente, di fronte alla complessità del quadro tecnico e normativo da gestire, non sarebbe poi tanto clamoroso un eventuale ritardo con riprogrammazione entro magari la primavera del 2025.

Come saranno i droni di Amazon?

Dal punto di vista operativo, i droni che svolgeranno le consegne sono del tipo MK30, un modello di esacottero resistente alla pioggia che può trasportare pacchi che pesano fino a 2,3 kg, per un raggio di 12 km e volando a un’altezza massima di 120 metri. Per maggior informazioni sui droni da delivery di Amazon, potete leggere questo articolo di approfondimento sul modello MK30.

Dove voleranno?

Con tutta probabilità, i primi voli dovrebbero partire in Abruzzo, se è vero che già da questa primavera Amazon sta lavorando per ampliare il suo hub nei pressi di San Salvo, in provincia di Chieti, dove intende creare un nuovo spazio vertiporto, dedicato quindi al decollo e all’atterraggio dei droni.

Da lì a breve vedremo i droni di Amazon volare sopra le nostre teste in tutte le città italiane? Niente affatto, stiamo parlando solo dell’esordio del servizio. Prime Air punterà a servire relativamente poche persone nei piccoli centri in zone magari leggermente isolate, dove spesso i corrieri tradizionali col furgone usano un viaggio medio-lungo solo per pochissime consegne, o comunque in territori dove gli spazi non urbanizzati offrono ampie possibilità di gestire al meglio la sicurezza dei voli. Non dimentichiamo che anche negli USA e in altre parti del mondo, i servizi di consegne via drone che sono già attivi riguardano aree particolari, come zone periferiche molto ordinate (le classiche villette con giardino) o meglio ancora campus universitari.

Del resto, in contesti fortemente urbanizzati, resta più che valido il sistema tradizionale con i furgoni, magari elettrici, dove un corriere può ammortizzare il costo del viaggio effettuando centinaia di consegne.