Droni senza assicurazione: via le sanzioni mostruose, ma la multa resta salata e il sequestro è obbligatorio

Proprio la vigilia di Natale 2024 ENAC ha pubblicato le bozze del prossimo regolamento UAS-IT, facendo finalmente chiarezza su un punto fondamentale, che ha causato problemi enormi e veri incubi  a dronisti incauti che avevano “dimenticato” che tutti i droni devono essere assicurati, anche sotto i 250 grammi. E si sono visti appioppare multe da decine di migliaia di euro.

La buona notizia è che per i droni sotto i 25 chili, quindi dai grandi aeromodelli fino ai selfie drone da taschino, è definitamente scritto nero su bianco che la sanzione per mancata copertura assicurativa è quella prevista dall’Art. 1174 del Codice Navigazione, quindi la multa parte da un migliaio di euro e arriva fino a 6 mila euro circa: non certo noccioline, anche perché nella pratica il verbale sarà di  2.064 euro, ma sicuramente meglio che doversi vendere la casa per pagarla. In verità, da tempo fortunatamente la giurisprudenza si era già allineata in questa interpretazione, ma adesso non ci sono più discussioni e amarissime sorprese, è così punto e basta.

Altra novità, in caso di volo senza assicurazione, il drone dovrà essere obbligatoriamente sequestrato ai fin della confisca.  In più resta la sanzione accessoria che deriva dall’ art 1175 del Codice della Navigazione, e cioè la sospensione del titolo “Attestato di volo A1/A3 e A2 in possesso del pilota”, sempre che ne sia in possesso (sotto i 250 grammi l’attestato non serve, ma la polizza è lo stesso obbligatoria).

Ben diversa la situazione per i droni sopra i 25 chili, che non interessano certo gli hobbisti ma solo alcuni professionisti molto specializzati (o futuri taxi aerei, se mai ne vedremo uno). Per loro la sanzione resta quella draconiana dell’art. 1234 del Codice della Navigazione,  decine di migliaia di euro e fino a centomila. E naturalmente anche per loro confisca del drone e perdita degli attestati, che dato il peso del drone saranno ovviamente Specific e quindi un altro danno non indifferente per il pilota che sarà messo a terra.

polizza temporanea assicurazione per lavoro con i droni

La bozza del regolamento ENAC ribadisce ancora quello che già c’è nel regolamento attuale, e cioè che le disposizioni assicurative per i droni (sì, certo, anche quelli sotto i 250g) devono rispettare l’art. 1015 del Codice della Navigazione. Attenzione dunque a chi si affida a polizze straniere, dove il Codice della Navigazione essendo una legge italiana non è applicato, o a polizze generiche capofamiglia, che si occupano di sinistri occorsi nel tempo libero e non di navigazione aerea o marittima, quindi il Codice della Navigazione è molto distante dai loro pensieri: è molto importante in questi casi informarsi col proprio assicuratore, per accertarsi che la polizza sia in regola anche con le richieste del Codice della Navigazione.

Tranquillizziamo subito i tanti soci Dronezine che hanno una polizza hobby o professionale: le polizze in questione sono già ora  perfettamente aderenti alle future disposizioni ENAC.

Leggi le bozze del futuro regolamento UAS IT

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