Abbiamo più volte parlato dei grandi vantaggi che l’uso dei droni offre in campo agricolo, e spesso anche Coldiretti, la principale organizzazione di imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, ha promosso questa tecnologia, che in diversi casi negli ultimi anni è stata alla base dei progetti che si sono aggiudicati i famosi Oscar Green, premi dedicati all’innovazione in agricoltura.
Di recente, inoltre, si è tenuta a Verona Fieragricola Tech 2025, dedicata proprio alle soluzioni innovative in campo agricolo, e anche da questo importante palcoscenico di settore i droni si sono riconfermati mezzi efficaci e soprattutto efficienti.
Attraverso il suo sito ufficiale, infatti, Coldiretti ha rilanciato il messaggio di quanto l’innovazione tecnologica stia cambiando il volto dell’agricoltura italiana, portando con sé soluzioni capaci di garantire una maggiore efficienza e sostenibilità. Fra queste, i droni stanno emergendo come strumenti fondamentali, in grado di rivoluzionare le pratiche agricole con impatti tangibili sul campo.
I droni DJI in Agricoltura
Secondo Coldiretti la tecnologia dei droni, rappresentata egregiamente dai modelli DJI Agras e Mavic, sta permettendo agli agricoltori di affrontare con maggiore efficacia le sfide poste dai cambiamenti climatici e dai crescenti costi di produzione.
Ad esempio, i droni della serie Agras, una linea votata all’agricoltura e nella quale DJI ha presentato pochi mesi fa i nuovi modelli T100, T70 e T70P, sono impiegati per distribuire in modo preciso fertilizzanti e fitosanitari. Questa mirata capacità di intervento riduce i consumi e migliora significativamente l’efficienza delle risorse, ottimizzando la produzione e riducendo l’impatto ambientale. Un esempio pratico del loro utilizzo, nel caso specifico per una vigna, possiamo apprezzarlo nel video seguente.
I droni Mavic, che invece non sono stati progettati espressamente per il settore agricolo, offrono invece la possibilità di creare mappe ad alta risoluzione di frutteti, fornendo dettagliati report sulla fotosintesi, la traspirazione delle piante e lo stato del terreno. Grazie a questi dati, gli agricoltori possono prendere decisioni più informate, migliorando la gestione delle colture e la produttività, oltre a poter identificare precocemente il numero esatto di alberi presenti.
Oltre i droni: altre innovazioni nel settore agricolo
Ovviamente però le innovazioni in campo agricolo non riguardano solo i droni, ma tante altre tecnologie che usate in sinergia, possono portare risultati produttivi ancora migliori, offrendo un aiuto fondamentale nei difficili scenari imposti dal cambiamento climatico.
Tra queste, ad esempio, c’è Demetra, una piattaforma sviluppata sul Portale del Socio Coldiretti che facilita la gestione a distanza dell’azienda agricola tramite smartphone. Questo strumento non solo permette una semplice gestione dei compiti burocratici ma offre anche analisi in tempo reale sullo stato di salute delle colture, sugli andamenti meteo e sulla fertilità dei terreni, con l’integrazione di alert per rischi legati a temperature e disponibilità idrica.
Inoltre, le fototrappole Trapview emergeranno come preziose alleate nella lotta contro i parassiti, consentendo di prevedere e simulare scenari di attacco a difesa delle piante. La Station Meteosense 4.0, invece, è una tecnologia totalmente italiana che raccoglie dati su pioggia e umidità del suolo ogni 15 minuti, giocando un ruolo cruciale nel monitoraggio delle condizioni ambientali.
Sebbene gli scenari agricoli europeo ed italiano scontino una maggiore rigidità normativa che limita il ventaglio delle pratiche che si possono mettere in atto rispetto a quanto accade in Cina o negli Stati Uniti, il futuro della nostra agricoltura è decisamente indirizzato verso una maggiore digitalizzazione e innovazione tecnologica, con i droni che giocano un ruolo da protagonisti in questo cambio di paradigma.




