Un uomo di Baltimora, Alexis Perez Suarez, si è recentemente dichiarato colpevole di aver violato lo spazio aereo nazionale protetto, dopo aver pilotato il suo drone sopra lo stadio M&T Bank durante un’importante partita di playoff della NFL tra i Steelers e i Ravens lo scorso gennaio. Il volo del drone aveva allarmato lo staff di sicurezza, causando l’interruzione del match e sollevando numerose polemiche, visto che da tempo si registravano negli USA diversi episodi simili.
Negli USA lo spazio aereo sopra gli stadi durante eventi di tale portata è soggetto a rigide restrizioni da parte della FAA (Federal Aviation Administration) proprio per prevenire incidenti e garantire la sicurezza delle migliaia di persone presenti, e la violazione di queste regole costituisce un reato federale.
Per fortuna allora che l’imputato ha scelto la via dell’ammissione di colpevolezza, perché in conclusione la condanna della corte è stata di una multa di 500 dollari, un anno di libertà vigilata e l’obbligo di svolgere 100 ore di servizi sociali, una sentenza decisamente più morbida rispetto a quelle che hanno di recente colpito altri piloti poco responsabili negli Stati Uniti, come ad esempio quanto accaduto a Michael Di Curcio, che per la sua reiterata condotta sprezzante è stato bandito a vita dall’operare droni negli USA.
In generale queste sentenze, più o meno eclatanti, non solo puniscono chi trasgredisce la legge, ma svolgono anche il compito di inviare un potente messaggio all’intera comunità di appassionati e operatori di droni: sottolineano che le autorità federali sono determinate a far rispettare le normative e che le conseguenze per chi le ignora sono concrete e severe.
Del resto non è che i piloti americani siano per nascita più indisciplinati di quelli del resto del mondo, e – in attesa di sentire qualche condanna esemplare anche da noi, la speranza è che l’eco di quanto accade negli USA possa disincentivare futuri comportamenti illeciti, promuovendo una cultura della legalità e della sicurezza che è indispensabile per la coesistenza tra droni e attività pubbliche.