Sale l’attenzione per l’arrivo più o meno prossimo del DJI Neo 2, l’erede del campione di vendite DJI Neo, il piccolo e versatile drone pensato per i principianti (che abbiamo recensito qui).
Non molti giorni fa il Neo 2 è comparso nel database FCC USA, ottenendo quindi quella certificazione che regola tutti i dispositivi radio negli Stati Uniti. Si tratta di un passo obbligato per chi vuole vendere negli USA, compiuto da tutti droni DJI usciti prima di lui, ma la commercializzazione del Neo 2 negli Stati Uniti potrebbe non essere così scontata.
FCC approvato, ma la dogana?
L’approvazione ai fini FCC significa infatti che è tutto in regola dal punto di vista delle frequenze radio, e in teoria, per la stragrande quantità dei prodotti, questo è passaggio rappresenta il via libera formale definitivo per poi arrivare sugli scaffali americani.
Eppure nel caso del DJI Neo 2 potrebbe non essere una semplice formalità, perché nell’attuale delicato contesto di dazi e tensioni internazionali, sia commerciali che politiche, la dogana statunitense potrebbe giocare un ruolo ostativo tutt’altro che trascurabile.
Da ottobre 2024, infatti, la CBP (Customs and Border Protection) ha iniziato a bloccare alcuni prodotti DJI sospettati di coinvolgimenti con la regione cinese dello Xinjiang, in base alla legge UFLPA contro il lavoro forzato. DJI ha sempre negato, ribadendo che i suoi droni sono prodotti a Shenzhen o in Malaysia, ma intanto altri prodotti come il Mavic 4 Pro o la Power 1000 V2 sono rimasti fermi al palo e hanno avuto diversi problemi, difficoltà che per i piloti americani vanno a sommarsi agli importanti rialzi dei prezzi dovuti ai dazi, di cui abbiamo già parlato qui.
Insomma, anche se la probabilità è bassa, non si può escludere al 100% che anche il DJI Neo 2 resti impigliato tra le strette maglie della dogana USA, costretto a restare nei magazzini in attesa che DJI e USA sblocchino la situazione.
Un Neo 2 migliore, e tutto per noi
Chiaramente invece non ci sarà nessun problema per la vendita del Neo 2 in Europa, dove è molto atteso per via dei miglioramenti che sono filtrati attraverso i vari rumors negli ultimi mesi.
Non ci sono ancora notizie ufficiali circa la sua data di uscita, ma lo aspettiamo indicativamente per il rientro dalle vacanze, o al massimo più in là nel mese di settembre. Quello che sappiamo (ma sono dati non confermati ufficialmente) è che si parla di un peso di 135 grammi, il che lo renderà utilizzabile senza obbligo di patentino, e di una batteria maggiorata da 1606 mAh (il 12 % di capacità in più rispetto al Neo originale) che dovrebbe garantire una manciata di minuti extra in volo, superando i già buoni 18 minuti del primo modello.
Basteranno queste novità a fare un bis di vendite record tra i principianti, recuperando anche terreno nei confronti del rivale HoverAir X1 Pro? Ovviamente il prezzo sarà un elemento determinante nel computo dei pro e dei contro, perciò non ci resta che aspettare che DJI ufficializzi questa e altre informazioni sul conto del mini drone più atteso dell’anno.




