Per la prima volta nella sua storia, la Royal Navy ha effettuato una consegna di rifornimenti tra due unità navali utilizzando un drone. Il protagonista del test, è stato un Malloy T-150, un ottocottero in grado di trasportare fino a 68 kg, che ha volato dalla portaerei HMS Prince of Wales al cacciatorpediniere HMS Dauntless nell’ambito della missione Carrier Strike Group 25 in Indo-Pacifico.
Un’alternativa efficiente a elicotteri e mezzi navali
Come spiega il comunicato sul sito ufficiale della Royal Navy, il drone ha decollato in modo autonomo, coprendo poco più di un miglio, dopodiché nel controllo è subentrato l’equipaggio di bordo del Dauntless, che lo ha pilotato fino all’atterraggio sicuro sul ponte di volo. Il test mira a offrire un’alternativa più economica ed efficiente rispetto all’uso di elicotteri o imbarcazioni, liberando così risorse per compiti operativi di maggiore rilievo.
Il comandante della 700X Naval Air Squadron, tenente Matt Parfitt, ha commentato: “Questo è un traguardo fondamentale per la sperimentazione, frutto del lavoro di tutti. Sono orgoglioso di questo primo risultato per la Royal Navy e non vedo l’ora di proseguire con i prossimi sviluppi durante la missione.”
Verso un’ala aerea ibrida
L’iniziativa si inserisce nei piani della Marina britannica di dotare le portaerei della classe Queen Elizabeth di una Hybrid Air Wing, un’ala aerea composta non solo da jet e armamenti a lungo raggio, ma anche da droni avanzati. Come ha spiegato il capitano Colin McGannity: “Questo passo nei test del Malloy è parte della visione di un’ala aerea completamente integrata. Alleggerendo il carico logistico, i droni permetteranno agli elicotteri di concentrarsi sui loro compiti principali, garantendo rifornimenti rapidi ed efficienti a tutto il gruppo navale.”
Un drone britannico con ambizioni globali

Il Malloy T-150, realizzato dalla britannica Malloy Aeronautics (acquisita da BAE Systems nel 2024), è un drone a otto rotori in grado di volare fino a 96 kmh. Operato in remoto da un equipaggio di due persone, ha già effettuato quasi 150 appontaggi e oltre 20 ore di volo durante la missione Operation Highmast. Maggiori informazioni sul conto di questo imponente mezzo aereo potete trovarle sul sito ufficiale del produttore.
Secondo il ministro delle Forze Armate Luke Pollard: “La Royal Navy sta guidando il futuro delle ali aeree ibride. Abbracciare l’autonomia è cruciale per il nostro modo di operare, e questo risultato mostra come le Forze Armate possano collaborare con l’industria nazionale per portare innovazione e capacità all’avanguardia in mare.”
Con questa prima consegna autonoma, la Royal Navy segna un passo concreto verso un futuro in cui i droni saranno parte integrante delle operazioni navali. Un esempio di come tecnologia e innovazione possano ridisegnare il modo di operare in mare, aprendo la strada a nuove applicazioni logistiche e non solo.




