La Cina riscrive le regole dei Drone Show: quasi 16mila Droni e due record mondiali infranti

Liuyang, in Cina, conosciuta in tutto il mondo per i suoi fuochi d’artificio, ha appena riscritto la storia degli spettacoli aerei svolti coi droni luminosi. Infatti, giorni fa, quasi 16.000 droni hanno illuminato la notte in una coreografia da record, conquistando due Guinness World Records e ridefinendo i confini tra arte, tecnologia e intrattenimento.

Unire tradizione e innovazione: fuochi d’artificio e droni insieme

Il 21 settembre, sotto il titolo “A Firework Belonging to Me”, il cielo sopra Liuyang si è trasformato in un palcoscenico tridimensionale: circa 16mila droni, controllati da un solo computer, hanno disegnato figure complesse (pagode, fiori, draghi e un gigantesco “Sky Tree”) creando una sintesi ancora più spettacolare tra arte antica e tecnologia moderna. Non solo, perché tra i tantissimi droni impiegati, circa 7500 hanno anche lanciato veri fuochi d’artificio, creando un mix unico di silenziosa coreografia luminosa e spettacolo pirotecnico, combinazione che è valsa un ulteriore record mondiale.

Dietro le quinte di un’impresa da Guinness

La protagonista di questa impresa è Gaoju Innovation, azienda di Shenzhen specializzata in spettacoli aerei. Per coordinare quasi 16mila velivoli, il team ha sviluppato droni personalizzati e un software capace di gestire ogni traiettoria e altitudine al centimetro. Tutto il sistema è stato controllato da un solo computer, un risultato che segna un punto di svolta nelle tecnologie di controllo swarm e nelle comunicazioni tra droni.

Il supporto di tecnologie avanzate come la posizione RTK (Real-Time Kinematic) e la rete mesh ha garantito precisione assoluta e sincronizzazione perfetta. Un traguardo impressionante, soprattutto se confrontato con gli spettacoli occidentali: ad esempio di recente abbiamo assistito a Roma a uno meraviglioso show con 3mila droni per “Grace For The World”. Chiaramente questi numeri, per quanto siano simbolici, offrono anche una dimostrazione abbastanza concreta della distanza in termini di risorse economiche e tecnologiche che la Cina, sempre più all’avanguardia della tecnologia, è in grado di mettere sul tavolo a supporto dell’innovazione rispetto ai paesi europei e anche rispetto agli USA.

Uno spettacolo grandioso, ma non privo di rischi

Nonostante l’impatto visivo e tecnologico, vale la pena sottolineare che queste performance non sono mai del tutto esenti da rischi, perché gli elementi in gioco sono così numerosi e complessi che anche il minimo errore di progettazione o imprevisto possono determinare delle conseguenze disastrose e terribilmente pericolose.

Infatti, proprio durante un precedente spettacolo a Liuyang, un malfunzionamento aveva provocato la caduta di droni in fiamme verso il pubblico, un episodio degno di un film apocalittico che ha ricordato quanto sia complessa e delicata la gestione di flotte aeree così numerose.

Arte, potenza tecnologica e nuovi orizzonti

Gli spettacoli con droni stanno cambiando il modo di intendere l’intrattenimento: più puliti, più silenziosi e potenzialmente più sicuri dei fuochi d’artificio tradizionali.

Ma al di là dell’effetto scenico, c’è anche una riflessione più ampia: la stessa tecnologia che permette di disegnare un drago nel cielo può essere impiegata per scopi militari o strategici. La Cina continua a investire con forza in questo campo, consolidando una posizione di leadership mondiale nel controllo e nella gestione di grandi sciami di droni. E a noi non resta che apprezzare le migliaia di droni muoversi come un’unica entità.

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