Difficile stare al passo con la macchina produttiva di DJI: che di questi viaggia a ritmi da record tra rumor, annunci e (a differenza di altri competitor) anche con le presentazioni ufficiali!
E allora ecco che il colosso dei droni, che solo giorni fa si è concesso anche la prima scorribanda nella categoria aspirapolveri presentando in Europa DJI Romo, ha ufficialmente presentato il Neo 2 sui mercati asiatici.
Inutile dire che intorno alla nuova versione del Neo, che è stato un bestseller assoluto per via della grande semplicità d’uso e il prezzo relativamente contenuto, c’è moltissima attesa anche da noi, ma per adesso la commercializzazione del nuovo mini drone DJI è limitata al mercato asiatico e quindi bisognerà pazientare ancora un po’.
DJI Neo 2: cosa c’è di nuovo?
Il DJI Neo 2 introduce un sensore da 1/2 pollice, una stabilizzazione su doppio asse e un sistema completo di evitamento ostacoli. È, a tutti gli effetti, il più evoluto drone sub-250 grammi mai prodotto da DJI.
Imaging evoluto: nuovo sensore e doppio asse di stabilizzazione
Il cuore dell’aggiornamento è la fotocamera. Il Neo 2 monta un sensore CMOS da 12 megapixel da 1/2 pollice con apertura f/2.2, un netto passo avanti rispetto al modello precedente. La qualità d’immagine e le prestazioni in condizioni di scarsa luminosità ne beneficiano sensibilmente, riducendo quindi il peso di quel compromesso qualitativo che i tanti piloti hanno accettato nella prima versione.
Ora il drone registra video in 4K fino a 60 fps, con possibilità di slow-motion a 100 fps. Non manca la modalità 2.7K verticale, pensata per i creatori di contenuti social. Ma la vera svolta è la stabilizzazione, perché il gimbal passa da un singolo a un doppio asse meccanico, per riprese più fluide anche con vento o manovre complesse.
Sicurezza e autonomia migliorate
Il Neo 2 introduce un sistema di visione omnidirezionale che combina sensori monoculari, lidar frontale e sensori a infrarossi inferiori. Gli ostacoli vengono rilevati da 0,5 a 15 metri, riducendo drasticamente i rischi di collisione o flyaway. È una novità che risponde alle critiche rivolte al primo modello, privo di qualsiasi sistema anticollisione.
La batteria cresce a 1606 mAh, portando l’autonomia a 19 minuti. Con un peso di soli 151 grammi (160 con modulo O4 installato), resta ben al di sotto della soglia dei 250 grammi. La resistenza al vento raggiunge il livello 5 e la velocità massima tocca i 27 km/h.

Modulo O4: connettività su misura
Tra le innovazioni più interessanti c’è il modulo rimovibile OcuSync 4.0 (O4), che amplia la portata fino a 10 km e permette la compatibilità con i controller e gli occhiali FPV di nuova generazione. Senza modulo, il drone opera via Wi-Fi con un raggio di 500 metri, ideale per voli autonomi o clip social veloci. Con il modulo, si trasforma in una vera macchina da FPV leggero, con trasmissione video fino a 1080p/100 fps.
AI e funzioni intelligenti più evolute
Il Neo 2 migliora il tracciamento automatico con modalità “riding scene” per ciclisti e runner, e introduce nuove funzioni come smart selfie, sliding zoom e master lens. Anche i comandi gestuali fanno il loro debutto, rendendo il decollo e le riprese accessibili anche ai principianti.

Un miglioramento concreto, non una rivoluzione
Il Neo 2 non stravolge la formula originale, ma migliora i principali punti deboli del primo modello: qualità d’immagine, stabilità e sicurezza in volo. L’unico limite resta la memoria interna da 49 GB, che non è espandibile. Per il resto, DJI ha creato un mini drone davvero più maturo, che porta un’esperienza da “grande” nel mondo dei 250 grammi.
Prezzi e disponibilità
Il DJI Neo 2 è già disponibile a Taiwan a 6.290 NT$ (circa 170 euro). Il lancio europeo, secondo le fonti più accreditate, è al momento previsto per il 13 novembre 2025, con prezzi intorno ai 239 euro per la versione base.
Un lancio mirato a mercati asiatici ed europei
La strategia di DJI punta chiaramente su Asia ed Europa (dove lo aspettiamo a braccia aperte), mentre negli Stati Uniti la disponibilità resta al momento un grande punto interrogativo, legata agli accordi commerciali e al braccio di ferro geopolitico tra USA e Cina.
Nonostante il Neo 2 abbia già ricevuto l’approvazione FCC, il suo futuro commerciale americano rimane in dubbio, complice anche la scadenza del 23 dicembre legata alla FCC Covered List.
 




