Insospettabili Sistemi Antidroni: Lego contro i droni illegali!

Non ce ne eravamo accorti, ma da qualche tempo tra le fila dei giochi della linea Lego City campeggia anche un set della polizia aerea composto da un elicottero e un drone. Un ladro vuole usare il suo velivolo radiocomandato, equipaggiato per l’occasione con dei potenti bracci meccanici, per rubare una statua d’oro, ma l’elicottero della polizia è pronto ad intervenire sparando in aria una rete per intrappolare il quadricottero e scongiurare il furto!

Può sembrare assurdo, ma a pensarci bene era inevitabile. Da dispositivi rudi e complicati, ad uso soprattutto di professionisti o una ristretta cerchia di aeromodellisti, i droni hanno ormai completato la trasformazione in prodotti di massa, guadagnandosi non solo un posto al sole tra gli scaffali dei negozi di elettronica e di giocattoli, ma anche andando ad occupare uno spazio sempre più rilevante nella cultura e nella quotidianità di tutti noi, a suon di prime pagine allarmistiche sui quotidiani, ma anche – per fortuna – a furia di testimonianze su quanto possano rivelarsi utili per centinaia di applicazioni professionali, incluse quelle che possono salvare vite umane e non solo.

E così, ecco che gli scenari di cui si occupano i telegiornali, come ad esempio i droni usati per trasportare di nascosto droga nelle carceri, diventano sempre meno clamorosi, attenuando l’esagerata enfasi che troppe volte abbiamo visto porre su questi mezzi che possiedono caratteristiche, vantaggi e limiti come ogni altro mezzo meccanico o elettronico che ci fa compagnia da decenni o addirittura da secoli. Ma visto che i droni sono così recenti e tutto quello che ci ruota intorno (tecnologia, leggi, contromisure, etc) ha tanto bisogno di essere ancora studiato, compreso, sistemato e sedimentato, il caso del gioco della Lego ci ricorda che è sempre stata la cultura – quella che insegna a scuola e che si impara anche giocando – la migliore alleata della legalità.

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