“E’ stato grazie ai droni, questo strumento assolutamente indispensabile su cui oggi possiamo contare, se abbiamo potuto prendere le decisioni tattiche per stoppare le fiamme nel momento in cui stavano per aggredire i due campanili, cosa che avrebbe potuto causare il collasso della cattedrale. Grazie alle immagini prese dall’alto abbiamo potuto gestire al meglio le risorse disponibili a terra” racconta alla stampa il portavoce dei pompieri parigini, il tenente colonnello Gabriel Plus
Un volo di assoluto valore tecnico, oltre che indispensabile per aiutare i pompieri sul campo, ha dato un contributo fondamentale per evitare il crollo di Notre Dame. Un volo sicuramente difficile, vista la quantità di fumo sprigionato dal rogo, e le relative enormi turbolenze generate dalle termiche innescate dalle fiamme. Protagonista tra gli altri un drone piuttosto comune, nulla di particolarmente sofisticato: un Mavic Pro della polizia metropolitana della capitale francese, stando alle dichiarazioni riportate dal portale C-Drone Review.
Alla televisione francese il tenente colonnello José Vaz de Matos, ispettore del patrimonio culturale dei pompieri parigini ha spiegato he se le fiamme avessero raggiunto i campanili, gravati dal peso di sette enormi campane sorrette da un’intelaiatura lignea che è soltanto appoggiata su una rientranza della muratura situata all’altezza della base della galleria delle chimere, così da evitare la vibrazione delle torri. Se il fuoco le avesse raggiunte, molto probabilmente i campanili sarebbero crollati, trascinando con sé l’intera cattedrale indebolita dalla perdita del tetto. Proprio per scongiurare questo rischio si sono concentrati gli sforzi del piccolo Mavic della polizia, che ha dato indispensabili informazioni ai pompieri per concentrare gli sforzi dove era necessario, con precisione chirurgica.