Ringalluzzita dal ruolo di primissimo piano che i suoi droni hanno avuto nel salvare dal rogo Notre Dame, DJI va oltre e ragiona su un “acquedotto volante” per poter dare ai pompieri non solo immagini e dati ma anche acqua per spegnere gli incendi dal cielo
Per ora è solo un progetto, ma chissà se non lo vedremo presto diventare realtà. La proposta è di Arnaud Thiercelin a capo del settore ricerca e sviluppo di DJI USA, e ce la racconta così:
“Su Internet l’ipotesi ha raccolto molte risate, ma ho fatto bene i compiti a casa e l’idea è quella di usare una flotta di migliaia di droni pompieri connessi in rete tra loro e con droni che non spargono acqua ma monitorano dall’alto l’incendio, anche con l’aiuto dei i satelliti in orbita bassa. E’ un’idea ce mi affascina e vedo elementi di diverse industrie collaborare tra loro per renderla concreta”.