Il portale D-Flight.it ha emesso questa mattina un comunicato nel quale annuncia che non sarà più possibile accedere ai servizi di registrazione e di emissione dei QR-Code sino a nuova data.
Come preannunciato il 16 maggio a Roma presso la sede ENAV di cui di la società D-Flight fa parte insieme ad altre aziende italiane, le emissioni dei QR-Code destinati ai droni professionali saranno sospese e le registrazione delle flotte degli operatori, saranno chiuse sino a che il portale non migrerà verso la nuova piattaforma.
Da luglio infatti sarà obbligatoria la registrazione di tutti i droni sopra i 250 grammi, non solo di quelli utilizzati per lavoro. Venendo per l’appunto a mancare la distinzione tra uso professionale e ricreativo.
il servizio di QR-Code era obbligatorio sino ad oggi per tutti gli operatori professionali ivi compresi i famosi “trecentini” – droni sotto i 300 grammi riconosciuti come SAPR da ENAC – e andava apposta insieme alla targhetta identificativa obbligatoria nella quale indicare i dati relativi all’operatore: nome cognome e altre generalità.
Sempre sul portale di D-Flight nell’avviso si legge che pertanto:
“… i QR code già generati, così come le registrazioni già effettuate, decadranno dal 24 maggio e sarà richiesto a tutti gli utenti di effettuare una nuova registrazione e di rigenerare i QR code per i propri mezzi.”
In sostanza tutte le registrazioni saranno di rifare e per le quali sarà richiesto un contributo.
Stessa fine per i vecchi QR-Code che perdono di validità e potranno quindi essere rimossi, sino a che il portale non tornerà in funzione nel luglio di quest’anno, con una nuova veste grafica e nuovi servizi offerti.
Riportiamo per comodità dei lettori il testo inserito nella home page del sito www.d-flight.it
“Ricordiamo a tutta l’utenza che, stante il regolamento vigente (https://www.enac.gov.it/sites/default/files/allegati/2018-Lug/Regolamento_APR_Ed2_Em4_180704.pdf) e le circolari ENAC emesse ad oggi, al momento:
– per l’impiego ricreativo dei droni non sussiste alcun obbligo di registrazione, né dell’operatore né del mezzo;
– per l’impiego professionale dei droni, operatori e droni debbono essere dichiarati (per operazioni non critiche o critiche in scenari standard) o autorizzati (per operazioni critiche), secondo le procedure e gli strumenti indicati da ENAC sul proprio sito.
Si ricorda infine che è possibile adempiere al requisito ENAC di cui all’Art. 8.1. del Regolamento applicando, al proprio mezzo e alla stazione di terra, un’etichetta in cui si riportino succintamente i dati relativi alla dichiarazione/autorizzazione ricevuti da ENAC.”
Per ulteriori approfondimenti sulle tempistiche e sulle modifiche future dei servizi offerti dalla azienda D-Flight composta da ENAV, Leonardo, Telespazio e IDS, rimandiamo alla lettura di questo articolo.
[Aggiornamento] pare che non funzioni nemmeno la consultazione delle mappe aeronautiche.