USA: Droni degli hobbisti intralciano i soccorsi in Oklahoma

Abbiamo più volte parlato di quanto i droni siano sempre più utilizzati (e sempre con maggiore successo) dalle forze dell’ordine di tutto il mondo, specie in caso di disastro ambientale, quando è importante monitorare l’area colpita in cerca di superstiti o per soccorrere le persone in difficoltà. Ma cosa succede quando i droni sono ormai un prodotto di massa e i soccorsi, che potrebbero usare i loro elicotteri e i loro droni per salvare vite, devono fare i conti con decine di velivoli di privati non autorizzati che volano in alto nel cielo riprendendo la scena?

Tutto questo accade negli USA, precisamente a Tulsa, in Oklahoma, dove il fiume Arkansas, gonfiato dalle forti piogge, è esondato allagando le strade della città. Il sergente Richard Meulenberg della polizia locale ha girato e postato su Facebook un video in cui, assieme ad altri membri dei soccorsi, chiede ai piloti privati di non intralciare le operazioni, volando in rispetto della normativa FAA.

Nella giornata di martedì, su Tulsa volavano illegalmente almeno 30 droni che hanno costretto a terra gli elicotteri dei soccorsi, che non possono rischiare di urtarne uno e precipitare.

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“Se non riuscite più a vedere il vostro drone, è troppo alto”, dice l’agente nel video, per poi passare a spiegare per bene quali sono i rischi di un uso scorretto del velivolo, aggravato da una situazione di emergenza.

Peccato che, come abbiamo visto anche nel nostro Paese, in caso di disastro ambientale alcune persone non resistono all’idea di improvvisarsi reporter, filmando con grande attenzione quello che succede, talvolta persino a discapito di eventuali vittime a cui potrebbero fornire direttamente aiuto. Di solito questo succede coi telefonini, ma con la diffusione inarrestabile dei droni c’è da scommettere che simili problemi, prima o poi, si verificheranno anche da noi.

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