E’ stata avviata in data 4 giugno la sperimentazione dedicata a un esiguo numero di beta tester relativamente al nuovo portale D-Flight.it che al momento risulta chiuso per manutenzione.
Gli operatori nuovi o vecchi che vogliano aggiornare la propria flotta dovranno attendere lo sviluppo finale della nuova piattaforma che si occuperà di fornire tutta una serie di servizi come da roadmap presentata qui.
Lo scorso 16 maggio a Roma nel contesto della sede di ENAV, il quartetto di aziende che compongono D-Flight, ovvero ENAV, Leonardo, Telespazio e IDS hanno annunciato che avrebbero a breve avviato una campagna di beta testing del nuovo portale.
Il 4 giugno sono state ricevute le credenziali da parte degli stakeholder o comunque aziende fortemente interessate al mondo dei droni che si sono candidate per il testing della prima fase dei servizi.
Essendo stati scelti come utenti di prova, abbiamo potuto vedere le mappe e confrontarle con la vecchia versione. Per chi aspettasse di vedere disegnate le nuove forme geometriche delle ATZ come previsto dalla circolare ATM-09, dovrà aspettare l’uscita ufficiale del nuovo portale D-Flight.
Al momento sono in lavorazione e saranno attive con la prima release pubblica.
Il layout è lievemente cambiato, al momento è troppo presto per giudicare se sia meglio questo o quello precedente, che ricordiamo al momento disattivato e non funzionante.

Le prove relative alla implementazione della prima fase del nuovo portale dureranno 15 giorni, dopodiché i vari beta tester tra i quali gli scriventi, potranno inviare una rapporto finale sulle fruibilità dei servizi, su eventuali anomalie riscontrate ed eventualmente suggerimenti e consigli.
Preferiamo non dire nulla al momento per non influenzare altri volontari nel loro giudizio e lasciar lavorare i tecnici che si occuperanno di questa importante migrazione, che prevede non solo un restyling grafico, ma l’implementazione di notevoli applicativi software per gestire tutte le registrazioni, la fase dei pagamenti, la consultazione delle carte AIP.
Insomma da tecnici, possiamo affermare che non vorremmo essere nei panni degli sviluppatori.
D’altro canto preferiremo essere critici dal momento che la piattaforma a regime dovrà essere usata anche da persone con poca dimestichezza informatica o aeronautica.




