Emirati: svolta nelle foto coi droni, l’app ti dice dove poter volare

Nei ricchi Emirati Arabi, lo sviluppo delle potenzialità dei droni procede a passo spedito, accompagnato dal sostegno delle autorità. Dopo aver più volte parlato dei numerosi progetti di trasporto passeggeri a mezzo drone che hanno trovato casa nelle futuristiche città di Dubai e Abu Dhabi, è adesso il caso di interessarsi ad un recente cambiamento nel panorama normativo vigente del Paese.

Giorni fa, infatti, i più alti funzionari del Ministero dell’Interno e della GCAA (General Civil Aviation Authority, l’equivalente della nostra Enac) hanno annunciato congiuntamente che i privati potranno adesso volare col drone e scattare foto o registrare video in alcune location permesse dalle autorità locali, sempre a patto di aver registrato sé stessi e il proprio velivolo.

Fin qui niente di eccezionale, perché la normativa negli Emirati, che prevede la registrazione obbligatoria del drone e del pilota (se maggiore di 16 anni), è in linea con quanto già avviene negli USA e avverrà in Europa. La notizia interessante è però che i posti in cui svolgere queste attività saranno direttamente visibili con l’app My Drone Hub, che faciliterà l’individuazione delle zone in cui fotografie e video sono consentiti. Nessuno spazio le interpretazioni e le incertezze: attraverso una mappa interattiva, l’app segnala le aree dove è possibile volare liberamente e fino ad un’altezza massima di 400 piedi (appena oltre 120 metri).

“Siamo felici di annunciare che, per la prima volta negli Emirati Arabi Uniti, i privati saranno autorizzati a usa i droni per fare foto sotto specifiche linee guida che tengono in considerazione la sicurezza del traffico aereo, dell’incolumità e della privacy degli altri” ha dichiarato Saif Mohammad Al Suwaidi, Direttore Generale della GCAA.

Si tratta insomma di una prima svolta nazionale, che segna un ulteriore punto a favore dello sviluppo del settore dei droni, interessato negli ultimi tempi da una importante campagna di responsabilizzazione dei piloti intitolata “You are Responsible”, che ricorda alcune regole di base:

  • Registra i droni prima di utilizzarli Register drones before flying under your name.
  • Vola solo nelle aree autorizzate e senza superare i 400 piedi di altezza
  • Non volare vicino ad aerei, aeroporti, e piste di atterraggio
  • Non volare sopra le persone, sopra proprietà pubbliche o private, non arrecare danno alle persone o ai beni di loro proprietà
  • Non perdere mai di vista il tuo drone, deve trovarsi sempre nel tuo raggio di vista
  • Fai atterrare il tuo drone se senti o vedi un aereo o un elicottero
  • Rispetta la privacy degli altri, non volare in aree private
  • Foto e Video sono permessi sono nelle specifiche aree segnalate dalla normativa
  • In caso di incidente o smarrimento del drone, informa immediatamente la GCAA

Una lenta ma costante crescita del settore ha portato finora a quota 8 mila piloti e 92 aziende registrate, ma solo il tempo potrà dirci se questo approccio informativo e normativo porterà i risultati attesi, magari diventando d’ispirazione per altri Paesi che sono tuttora alle prese con norme troppo confuse e ancora peggio comunicate.

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