Oggi, 1 luglio 2019, entrano in vigore i nuovi criteri di utilizzo dello spazio aereo per i droni (SAPR) come previsto dalla circolare ATM09 del maggio scorso. Non più immensi cerchi ma (molto grandi) piramidi azteche a gradini: zona rossa, volo proibito vicino alle piste, poi via via quote maggiori man mano che ci si allontana. Una piccola rivoluzione aspettando il prossimo regolamento ENAC che molti si aspettavano per oggi, ma di cui ancora non ce ne è traccia
Volo cieco, potremmo dire. Oggi, solo per i piloti di droni registrati (quindi piloti con “patentino” e “trecentisti”, SAPR in altre parole, gli aeromodelli e quindi i droni usati senza patentino per sport o divertimento ne sono esclusi) cambia l’accesso allo spazio aereo delle zone aeroportuali. Ma è mancato l’auspicato aggancio con il ritorno in vita del portale D-Flight, ancora offline, quindi al momento non abbiamo una mappa più o meno ufficiale delle nuove ATZ, e chi volesse approfittare delle nuove disposizioni dovrà calcolarsi da solo le posizioni e vedere se è nella zona rossa, dove il volo è vietato, nella zona arancione dove la quota non può superare i 25 metri o in quella gialla, dove si vola a 45 metri. La quota è comunque limitata a 60 m dentro la restante parte di ATZ/CTR oltre l’area ‘gialla’. Tutte le distanze indicate sono da considerare dall’ARP (Aerodrome Reference Point)o dalle coordinate geografiche delle avio/elisuperfici pubblicate. Unica eccezione è per la pista 16L/34R di Fiumicino in cui le distanze sono da considerare a partire da ciascuna testata. Le dimensioni di tali aree dipendono dal tipo di aeroporto considerato. In ogni caso le altezze massime possono essere aumentate fino all’altezza del più alto ostacolo entro un raggio di 50 m. I droni pesanti, oltre 4 kg (quelli che richiedono l’attestato di pilota remoto classe L) possono applicare le nuove norme solo sono equipaggiati con limitatore di quota e return to home in caso di perdita di controllo.
Nulla cambia per le altre zone proibite: P (Prohibited), D (Dangerous), R (Reserved) che continueranno a richiedere il Notam, sia pure con il nuovo modulo (vedi sotto)
Fuori dall’ATZ/CTR Resta però un problema interpretativo non da poco: oltre all'”aggancio” con D-Flight è mancato anche quello con il regolamento ENAC, ancora non aggiornato, e qui regolamento “vecchio” e circolare nuova si contraddicono: per il regolamento fuori dalle zone controllate la quota massima è 150 metri, mentre la circolare fa proprio il limite EASA dei 120 metri. Quindi come regolarsi? La prudenza ci fa raccomandare caldamente di non superare i 120 metri, che tanto sarà il futuro limite a cui dovremo abituarci, certo che a stretto rigore giuridico il regolamento dovrebbe “vincere” rispetto alla circolare, un pasticcio che sarà definitivamente risolto solo con la prossima edizione del regolamento ENAC, promesso a cavallo dell’estate. Ma l’estate galoppa il regolamento chissà.
Le nuove ATZ ti vanno strette? Devi chiedere il NOTAM (e aspettare almeno un mese)
Se si devono superare i limiti imposti dalla Circolare, sarà necessario chiedere un Notam (Notice to Airmen) usando il nuovo modulo richiesto dalla circolare (scaricalo).
- Per le attività di ricerca e sviluppo sarà necessario presentare domanda almeno 35 giorni prima alla Direzione Regolazione Aeroporti e Spazio Aereo di ENAC;
- Per le operazioni specializzate che si svolgono nelle vicinanze degli aeroporti civili e negli spazi aerei di competenza Enav (o altro provider civile) sarà necessario presentare domanda con almeno 35 giorni di anticipo ad Enav (o altro provider interessato) mettendo in copia la Direzione Aeroportuale ENAC;
- Per le operazioni specializzate che si svolgono nelle vicinanze degli aeroporti civili senza fornitore dei servizi ATS sarà necessario presentare domanda alla Direzione Aeroportuale ENAC con almeno 35 giorni di anticipo;
- Per le operazioni specializzate che si svolgono nelle vicinanze degli aeroporti militari e negli spazi aerei di competenza dell’Aeronautica Militare sarà necessario presentare domanda con almeno 60 giorni di anticipo al Comando Operazioni Aeree dell’Aeronautica Militare mettendo in copia il Reparto Servizio Coordinamento e Controllo dell’AM e la Direzione Aeroportuale ENAC.
LE NUOVE ATZ: Lezione di Paolo Omodei Zorini, centro di addestramento AlphaLima di Torino