Mappe per il volo con i droni: D-flight quasi pronto, ma ancora imperfetto

Il 1 luglio sono successe diverse cose importanti per il mondo professionale e amatoriale che interessa i droni e i loro voli.
Per prima cosa ieri è entrato ufficialmente in vigore il Regolamento europeo sui droni e per il quale gli stati membri, Italia compresa, avrà un anno di tempo per recepirlo e adeguarsi.

Sempre il 1 luglio è entrata in vigore la nuova circolare ATM-09 che definisce le aree vicino agli aeroporti e le loro limitazioni al volo per tutti i piloti di droni, siano essi ricreativi o professionali.
Purtroppo tale circolare come spiegato in questo articolo, andava in netto contrasto con il Regolamento nazionale e pertanto l’Ente ha emesso un provvedimento d’urgenza per sospendere temporaneamente alcuni commi del suddetto regolamento Edizione II 4 emendamento.

Tale sospensione per un periodo di 90 giorni, che fa presupporre e sperare che nel frattempo l’Ente Nazionale Aviazione Civile emetta una normativa transitoria per avvicinare l’attuale a quella futura prospettata da EASA e tradotta in legge europea recentemente.
Diciamo sperare perché da febbraio, cioè da quando si è iniziato a parlare di una normativa transitoria ad oggi, il comparto si è praticamente paralizzato.
Gli utenti finali non comprano droni nuovi perché pensano (sbagliando) di doverli poi buttare via nel 2022 quando il regolamento sarà a pieno regime.
I Centri di Addestramento hanno drasticamente ridotto il numero degli allievi da loro formati, in quanto gli utenti che intendano intraprendere un percorso lavorativo con i SAPR, preferiscono aspettare a vedere cosa succederà e magari pensano di poter risparmiare qualcosina.

Problematiche per gli operatori e piloti professionali per il calcolo delle aree vicino alle ATZ

Un grosso guaio è successo agli utilizzatori professionali che dovranno abituarsi per il momento a calcolare le nuove aree di volo nei pressi delle ATZ dato che al momento non ci sono fonti semplici e ufficiali che indichino con precisione queste zone.
Zone che come spiegato in questo articolo, hanno forme diverse da quelle circolari a cui eravamo abituati.
Forme che per inciso si possono disegnare, ma con una certa determinazione.
In teoria si dovrebbero prendere le carte AIP, fornite gratuitamente dal portale di ENAV, rapportarle alla giusta scala e poi sovrapporle con Google Earth o altri servizi similari, per trovare il punto ARP . centro dell’aeroporto – e in base alla tipologia dello stesso, quindi considerando se attrezzato per atterraggi strumentali o a vista, calcolarne i 3 rettangoli con le 2 differenti quote da non far superare ai droni.

Certo le procedure, le misure, le coordinate degli ARP di tutti gli aeroporti italiani, le direzioni delle piste, è tutto ben segnato un po’ nella circolare ATM-09 e un po’ sul portale ENAV.
Gli strumenti, ci sono tutti, mancano matita e righello, ma quelli le metteremo noi.

D-Flight sembra tornato operativo, ma non è ancora pienamente funzionante

immagine di nuovo portale d flight

assicurazione per droni con tutela legale

Non sarebbe più semplice se ENAV pubblicasse le carte AIP con le nuove forme stabilite dalla ATM-09?
Certo lo sarebbe, ma dubitiamo fortemente che accadrà.
Forse la cosa migliore sarebbe se il sito D-Flight, nato dalla compagine di ENAV, Leonardo, Telespazio e IDS fornisse come faceva sino a 2 mesi addietro delle mappe, non dico precise e ufficiali, ma che almeno diano una indicazione di massima.

immagine di errori d flight

Sempre ieri, 1 di luglio, il portale D-Flight è ricomparso all’indirizzo www.d-flight.it e sembra che timidamente stia iniziando a fornire i primi servizi, ma sulle mappe ci sono ancora parecchi errori che confidiamo vengano risolti quanto prima. Consigliamo a tutti gli utenti di non iniziare la procedura di registrazione sino a che non avvenga un annuncio ufficiale da parte di D-Flight.

Nel frattempo, prendete carta e penna o utilizzati sistemi online per calcolare se per un certo tipo di volo, sia necessario richiedere un Notam compilando il nuovo modulo ATM oppure se per qualche centinaio di metri ci si trovi fuori.

 

 

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