Torino, Droni sicuri in città grazie ai satelliti artificiali: esperimento Telespazio – ADPM Drones

Torino sempre più capitale italiana dei droni: nell’ambito dell’iniziativa Torino City Lab, promossa dal Comune di Torino, ENAC e TIM, si è svolto il progetto F2V (Full Flight View). che ha coinvolto Telespazio con ADPM Drones, e-GEOS, DBW Communication e MPB.

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L’analisi dei dati nella centrale operativa

«Nelle attività di sperimentazione, finanziate dalle aziende partner di progetto, – dichiara Matteo Forte, Amministratore Delegato di ADPM Drones – sono stati utilizzati, in parchi cittadini di Torino, SAPR (droni) da noi progettati e realizzati, in particolare droni inoffensivi (di peso inferiore a 300 grammi) e piattaforme più grandi, ala fissa e multi-rotori, fino a 9 Kg» che ricordiamo è il limite massimo ammesso dagli scenari standard per il volo in città.

Con le attività condotte durante il progetto e i risultati raggiunti si delineano i risultati più interessanti in termini tecnologici che si stanno compiendo in Italia e in Europa in ambito droni, soprattutto in un futuro contesto 5G.

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«Fra gli obiettivi perseguiti – spiega Luca Brizzi, Head of R&D di ADPM Drones – c’è la realizzazione di voli BVLOS in ambito urbano, con standard di sicurezza mai raggiunti prima, tramite pianificatore di volo sviluppato da ADPM Drones che ha utilizzato un sistema di riferimento a elevata precisione, basato sulla combinazione di ortofoto DTM/DSM messo a disposizione da e-GEOS; un sottosistema di riferimento differenziale GNSS, per inviare in tempo reale l’informazione di integrità sulla posizione degli APR, ma soprattutto l’uso di connettività satellitare per garantire la trasmissione di posizione e comandi di controllo tramite l’installazione su drone ad ala fissa e multirotore di un terminale satellitare Iridium, entrambe quest’ultime soluzioni sviluppate da Telespazio. Per la prima volta grazie al mix integrato di queste tecnologia è stato possibile garantire il controllo del drone in uno scenario operativo BVLOS in cui sono venute a mancare le reti terrestri di comunicazione disponibili.

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I voli realizzati durante il progetto e i test pre-operativi realizzati con successo presso la sede Telespazio, a Roma, hanno dimostrato concretamente la possibilità di pilotare da remoto questi droni e ricevere la telemetria attraverso il canale satellitare. Fino a oggi sono stati effettuati oltre quattro ore totali di test fra droni ad ala fissa e multi-rotori, per più di 160 km di volo.

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Il progetto F2V ha previsto, tra gli altri, con i droni più grandi, voli nel Parco cittadino della Dora, contesto molto operativo, in cui le suddette tecnologie sono state ulteriormente integrate con l’aggiunta di un analizzatore selettivo (SEP) con un payload di soli 370 grammi per la misura del campo elettromagnetico, messo a disposizione da MPB, e una camera 4k 360°, messa a disposizione da DBW Communication. Quest’ultima ha sviluppato una metodologia per far sì che la missione fosse visualizzata in tempo reale dagli operatori tramite Virtual Reality, con l’aggiunta di informazioni sull’integrità della posizione del drone, la rappresentazione dell’intensità del campo elettromagnetico, il video 360°, ed una ricostruzione 3D sempre aggiornata dell’ambiente circostante.

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Grande successo anche dei droni inoffensivi di ADPM Drones, i più leggeri della flotta (<300 grammi), che sono stati testati sul campo in diversi scenari.: asset management e sicurezza urbana.

Nel primo caso e-GEOS mediante un analisi interferometrica in grado di individuare aree e infrastrutture con fenomeni deformati ha identificato in città un “Viadotto Strada Provinciale” dove i droni inoffensivi, oltre alle tradizionali riprese e agli scatti fotografici in alta qualità e con telecamera termica, grazie all’integrazione nell’IoT – erano direttamente connessi alla centrale operativa, per il trasferimento dati in tempo reale e l’eventuale richiesta automatica del pronto intervento. Tutte le informazioni raccolte saranno poi fruibili in maniera integrada attraverso la piattaforma AWARE di e-GEOS.

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L’analisi strutturale del viadotto

Nel secondo caso è stato testato lo scenario “Io Corro Sicuro”, in cui – con fini di sicurezza e sorveglianza – chi svolge attività fisica nei parchi urbani può chiamare a sé un drone  in grado di trasmettere video e dati in tempo reale alla centrale operativa in caso di necessità. Il tutto in automatico (e senza bisogno di un pilota), tramite un chatbot Telegram molto intuitivo.

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