A seguito di una richiesta di un nostro lettore che vuole recarsi in Grecia ed effettuare qualche ripresa aerea con il suo drone ad uso hobbystico, abbiamo dato una occhiata al sito della autority aeronautica ellenica.
Il testo della richiesta di Stefano B, recita quanto segue: “mi piacerebbe avere da voi sommari consigli ed indicazioni sull’uso del mio Mavic Pro in Grecia. Sto per partire alla volta dell’isola di Rodi e vorrei fare qualche ripresa nella sicurezza di non violare le leggi greche. So della limitazione dei 50mt ma non riesco ad interpretare bene le aree presenti sulla cartina pubblicata dall’ente HCAA.”
Far volare un drone per le vacanze in Grecia
La nostra risposta standard che come diamo agli appassionati che ci seguono, consiste come sempre nel richiedere maggiori informazioni presso l’Ente che gestisce il traffico aereo nel paese nel quale ci si vuole recare.
Ma dal momento che Stefano B. ci aveva anticipati, abbiamo voluto approfondire il percorso da lui autonomamente iniziato, scoprendo che il sito del HCAA HELLENIC CIVIL AVIATION AUTHORITY, è molto ben fatto e abbastanza chiaro per quanto riguardi i permessi dei voli sia amatoriali sia professionali.
Addirittura, pare che sul sito equivalente del nostro neonato D-Flight, sia presente non solo la visualizzazione di tutte le aree nelle quali si può o non si può volare e con quali restrizioni, ma anche una sorta di richiesta da fare online per sbloccare quote di volo o incursioni dentro a zone a limitati accessi.
Regole e limitazioni per il volo amatoriale o turistico con i droni in Grecia
Innanzi tutto le regole per il volo ricreativo in Grecia sono molto semplici:
- si vola a massimo 50 metri di altezza e di distanza dal pilota solamente in VLOS cioè tenendo sotto diretto e costante controllo il volo, osservandolo a vista e senza ulteriori ausili (FPV vietato quindi)
- Inoltre è possibile volare solo nelle Free-Flight-Zone.
Per conoscere quali zone e quali divieti insistono in talune aree, si può consultare un sito online che si chiama Drone Aware GR consultabile a questo indirizzo internet https://dagr.hcaa.gr/#map_page
Un portale che fornisce tutte le indicazioni per i voli con i droni amatoriali o professionali
Da vedere oseremmo dire, molto simile a D-Flight, o Airmap o a tanti altri portali che mostrano come sia regolamentato lo spazio aereo.
Anche in Grecia ovviamente esistono le CTR le ATZ e le zone Pericolose o Vietate.
Prima di consultare il sito che appare molto semplice, ma potrebbe confondere i visitatori con colorazioni differenti a quelle a cui siamo abituati, consigliamo di dare una lettura a questo documento in formato PDF che fornisce tutte le indicazione per avere una buona esperienza con il portale che eroga gratuitamente le mappe aeree greche.
Andando nella sezione layer si possono abilitare tutte le zone con limitazioni e se si comprendono le CTR, le ATZ gli aeroporti e le zone vietate, le Free-Flight-Zone si riducono di parecchio.
Tanto per cominciare su quasi tutte le isole, grandi o piccole destinate al turismo estivo, insistono parecchi divieti.
Inoltre quasi tutte sono dotate di piccoli aeroporti, ed ecco che le foto e i video aerei eseguiti con i droni sulle isole greche corrono il serio rischio di rimanere solo dei bei sogni.
I piloti professionisti registrati possono ottenere i permessi di volo in un’ora
I piloti di droni ad uso professionale dovranno registrarsi, sempre sullo stesso portale e pagare una tassa e fino qui la similitudine con tutti i piloti italiani anche hobbystici è davvero molto alta.
Quello che a nostra avviso potrebbe essere una notevole differenza, ammesso che la burocrazia sia rispettata, sono i tempi per sbloccare una zona, o meglio per richiedere il permesso di bypassare una limitazione.
Pare che sullo stesso portale una richiesta legittima effettuata da un operatore riconosciuto dalla autorithy ellenica sia evasa in 60 minuti.
Si sessanta minuti, avete letto bene, e anche a una sua eventuale cancellazione o modifica del piano di volo – ad esempio per impossibilità di volare causa maltempo – può essere inoltrata sino a 60 minuti prima del decollo.
Ovviamente il fatto di inoltrare una richiesta, non significa che venga automaticamente approvata, un’eventuale diniego potrebbe arrivare anche 15 minuti prima dell’orario di inizio del volo, pertanto bisogna controllare online il buon esito della sottoscrizione.
Detta e letta così sembra fantascienza, se la paragoniamo alle vecchie richieste di riserva della spazio aereo italiane, che dovevano essere inoltrate sino a 40 giorni prima.
Tempi che si ridurranno stando alle nuovi regolamenti presto in arrivo, ma ancora molto lontani dal quasi tempo reale della HCAA o della FAA tramite il sistema in prova che si chiama LAANC.
Il D-Flight che vorrei: prendendo esempio dalla Grecia, con permessi per far volare i droni in tempi rapidi e senza burocrazia cartacea
I propositi della società D-Flight proprietaria dell’omonimo portale sono buoni e certamente nelle loro roadmap sono previste domande e autorizzazioni online, ma le milestone sono a diversi anni di distanza dal 2019. Pertanto non ci rimane che attendere e sperare o andare a volare in Grecia. 🙂
Domanda per i turisti che vogliano volare in Grecia in aree limitate o oltre i 50 metri
Ah già quasi dimenticavamo, per i piloti amatoriali, tutto questo non vale, per loro o per i turisti che vogliano eccedere i 50 metri di distanza dal pilota o volare in aree riservate, è necessario compilare un form in formato pdf e spedirlo via posta elettronica.
Sulle tempistiche di approvazione o rigetto, non sappiamo se le consultazioni e le risposte siano altrettanto veloci.