Gli appassionati di tecnologia e in special modo di droni, da ieri sono in fibrillazione. Il nuovo drone presentato dal leader internazionale DJI ha fatto salire la pressione e abbassare il conto corrente di molti amatori e professionisti.
Il drone DJI Mavic Mini, presentato il 30 ottobre 2019 alle 14:00 ora locale, ha scatenato subito una grande confusione.
Tra coloro che lo hanno preordinato nei vari siti, vedi lista in fondo all’articolo o coloro che invece hanno iniziato a trovarne difetti e anomalie, pur senza averlo tra le mani, il putiferio in rete è salito alle stelle.
Il drone DJI Mavic MIni, una pietra miliare nella storia dei droni, ma quanti dubbi
il DJI Mavic Mini sulla carta è una vera e propria pietra miliare anzi una “piuma” prodotta dal colosso asiatico, che mostrando i muscoli seppur non fosse necessario, ha fatto capire ai concorrenti che i droni si possono fare bene anche con un peso contenuto.
Come da caratteristiche tecniche si parla di una videocamera che registra a 2,7K da 25 a 30 fps oppure in FullHD da 25 fino 60 fps con la qualità e la stabilizzazione delle immagini tipiche di DJI grazie al gimbal su 3 assi.
Non abbiamo dubbi in tal senso che i video e le foto estratte dalla scheda di memoria del piccolo drone dal peso inferiore ai 250 grammi, siano di ottima qualità.
Sulla autonomia, senza paraeliche originale nulla da dire, 30 minuti sono più che sufficienti per un buon volo.
Una nota relativa ai para eliche che peraltro lo limitano in velocità e lo espongono maggiormente al vento. il produttore ha introdotto vincoli ben precisi di altezza e distanza e nonché della velocità, proprio per evitare poi malfunzionamenti successivi.
Il paraeliche acquistabile come accessorio nella versione solo drone o compreso nella versione Combo, è di importanti dimensioni. Certo la protezione è notevole e chi dovesse nel prossimo luglio dover sorvolare qualche ‘persona non direttamente coinvolta e informata’, con questo accessorio installato, può stare relativamente tranquillo, con il solo unico problema che eccederà la soglia dei 250 grammi.
A proposito, ma cosa si potrà fare la prossima estate o si può fare oggi, con il drone DJI Mavic Mini?
Cerchiamo di rispondere pubblicamente alle centinaia di domande che sono arrivate via email e tramite tutti i nostri canali di comunicazione: sito web, pagina e gruppi di Facebook, Whatsapp, telefono.
Il drone Mavic Mini pesando 249 grammi, è scritto pure sul telaio, dal 1 luglio 2020 avrà alcuni vantaggi, rispetto a droni più pesanti, con la piena applicabilità del regolamento unico europeo sui droni, proposto da EASA.
- Con un drone dal peso inferiore a 250 grammi, si potranno sorvolare persone non coinvolte (ovvero che non abbiano espresso un consenso esplicito e preventivo conoscendo i potenziali rischi dovuti al volo di un drone sopra alla propria testa), a patto di limitarne ragionevolmente il tempo di sorvolo – definizione legale di persone coinvolte: Art.2 comma 18 Regolamento Esecutivo (UE) 2019/947
- Non si potranno sorvolare assembramenti, ovvero un numero di persone presenti in un luogo la cui eventuale fuga possa essere frenata dalla presenza di altre persone – definizione legale: “assembramenti di persone: raduni di persone in cui è impossibile disperdersi a causa dell’elevata densità dei presenti” – Art.2 comma 3 Regolamento Esecuzione (UE) 2019/947.
- Dovrà essere registrato presso le autorità nazionali in quando avendo una telecamera a bordo potrebbe registrare dati personali – definizione legale: Art.16 Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/947)
- Nessun obbligo di installazione di un sistema di identificazione remota (una specie di transponder)
- Potrebbe dover essere assicurato, ma forse anche no come ci auguriamo
- Potrà essere condotto e pilotato senza alcun attestato di competenza (patentino)
- Potrà volare alla velocità massima di 19 metri al secondo (68,4 km/h) ma è già limitato di fabbrica
- Potrà essere usato per divertimento o per lavoro senza distinzioni
- Si dovranno comunque rispettare i divieti di sorvolo dello spazio aereo stabiliti dalle singole autorità nazionali (in Italia ENAC). Quindi attenzione alle zone Regolamentate, Proibite, Carceri, edifici governativi, prossimità di aeroporti. Per avere una corretta indicazione di tali aeree, una volta a regime, si dovrà consultare la fonte ufficiale del portale www.d-flight.it. Attualmente valgono le carte AIP scaricabili dal sito di ENAV. – Riferimento legale: Bozza regolamento Enac Ed. III Art, 7 comma 6c, “deve rispettare le limitazioni operative nelle zone geografiche riservate o proibite pubblicate nel sito D-Flight”

Cosa si potrà fare da oggi sino al 30 giugno 2020
La risposta in teoria è facilissima, si dovrà rispettare l’attuale Regolamento per i Mezzi a Pilotaggio remoto Edizione 2 Emendamento 4; che suddivide l’uso del droni tra professionale e ricreativo.
A livello ricreativo, si dovranno scegliere adeguate aree lontano da persone, infrastrutture abitazioni e volare ad una distanza massima di 200 metri dal pilota a una quota non superiore a 70 metri. [leggi le nostre FAQ per il volo con un drone ad uso ricreativo]
A livello professionale il drone DJI Mavic Mini potrà essere fatto riconoscere all’Ente Nazionale Aviazione Civile come SAPR dal peso inferiore ai 0,3Kg. E poi godrà delle speciali agevolazioni del Art.12 comma 5 del suindicato regolamento. [leggi le nostre FAQ per i SAPR – droni – inferiori a 300 grammi usati professionalmente]
Ma prima di entrare nel dettaglio, immaginiamo che con buone probabilità verrà presentata una nuova versione del Regolamento Italiano che in teoria non dovrebbe coinvolgere il mondo dei SAPR inferiori ai 0,3Kg, alias trecentini, ma staremo a vedere.
Quindi ad oggi la strada rimane divisa. Per un uso ludico lo abbiamo già spiegato poco sopra, ma lo ripetiamo.
Oggi con un drone DJI Mavic Mini usato per divertimento bisogna rispettare queste regole:
- altezza massima dal pilota 70 metri
- distanza massima dal pilota 200 metri
- pilotaggio sempre e solo a vista
- aree opportunamente selezionate e libere da persone, case infrastrutture
- lontano da aeroporti ATZ e CTR, consultare le carte AIP di ENAV o il sito D-flight.it
- nessuna assicurazione obbligatoria, ma ovviamente consigliata, visto l’esiguo costo
Oggi per un uso professionale del drone DJI Mavic Mini bisogna seguire queste regole:
Nel caso di un uso professionale, ovvero seguendo tutto l’iter richiesto dalla normativa, quindi pagando un contributo di 94 euro, presentando la Dichiarazione di Rispondenza a ENAC, assicurandolo come aeromobile con adeguata polizza professionale, usandolo con appositi paraeliche, indossando un giubbetto ad alta visibilità si potranno fare e non fare le seguenti attività:
- Ammesso il volo in prossimità delle persone e anche sulla testa di alcune persone purché non assembrate
- Ammesso il volo in ambito cittadino ad eccezione delle zone Vietate, Regolamentate, Proibite, senza autorizzazione, che va richiesta non solo a Enac ma anche all’Ente che ha istituito le zone proibite o regolamentate. Per le ATZ occorre consultare il sito d-flight e verificare la corrispondenza per le quote di volo relative alla circolare ATM-09. Permessi da richiedere per le zone Rosse, altezze limitate per le zone Arancioni o Gialle.
- No al volo senza autorizzazione sui Parchi
- Massima altezza nel rispetto della circolare ATM-09 e 500 metri sul piano orizzontale
- Volo solo a vista, VLOS (Visual Line Of Sight)
- Assicurazione professionale obbligatoria
Per adeguare il drone DJI Mavic Mini occorre seguire tutto l’iter sopra esposto. Dal punto di vista tecnico non è necessario alcun alleggerimento, ma solo l’installazione dei paraeliche originale o di altri costruiti appositamente. Sarà inoltre necessario redigere e compilare una serie di Manuali di volo, obbligatori per ogni Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto.
Concludendo ad oggi è possibile usare il drone DJI Mavic Mini da subito come hobbysta seguendo le indicazioni sopra elencate, mentre per l’uso professionale come ‘trecentino‘ occorre qualche decina di giorni per completare le operazioni richieste per divenire Operatori riconosciuti da ENAC.
Dal prossimo luglio 2020 con il drone DJI Mavic Mini, sia da professionisti sia da utilizzatori ricreativi, la questione sarà più semplice, ma rimarranno gli obblighi sopra esposti e relativi alle occupazioni degli spazi aerei e al rispetto delle norme di circolazione aeronautica.
E relativamente al marchio CE delle Open Category che si può dire?
La normativa proposta da EASA divenuta poi in gran parte accettata e implementata nel regolamento europeo sui droni, prevede che dal luglio 2022 tutti i droni in circolazione appartenente alla categoria Open nelle varie classi quali: C0, C1, C2, C3 e C4; dovranno avere un apposito marchio di rispondenza a precise caratteristiche costruttive, rispettando anche l’emissione sonora non superiore a un certo numero di decibel.
Attualmente il drone DJI Mavic Mini non ha un marchio Open CE come quello in foto, ma solo una marcatura CE che riguarda certi particolari costruttivi e delle emissioni radioelettriche, e dato che non sono ancora stati stabiliti dai normatori i requisiti a cui dovranno sottostare i droni per le categoria Open.
In ogni caso il drone DJI Mavic Mini potrà volare anche dopo il 2022 sempre nella categoria Open A1 classe C0.
Tuttavia ci viene fatto di pensare, conoscendo la dinamicità di DJI, che altre versioni o altri droni della classe C0 come il Mavic Mini verranno progressivamente presentati e venduti.
E se dopo tutte queste spiegazioni vi è venuta l’irresistibile voglia di acquistare un drone piccolo, leggero, per volare senza troppi pensieri e complicazioni, ecco alcuni link per procedere.
In Italia ecco dove trovare in vendita il drone DJI Mavic Mini con relativi prezzi
Nel mercato italiano è possibile acquistare il drone DJI Mavic Mini presso i rivenditori della Grande Distribuzione Organizzata, sullo store online di GoCamera.it, nei negozi fisici DJI ARS a Roma e Milano e sul relativo store online DJI ARS
- Ad oggi il solo drone DJI Mavic Mini costa euro 399,00
- La versione DJI Mavic Mini Combo che comprende 3 batterie con lo speciale slot di ricarica, la borsa per il trasporto il paraeliche, con diverse eliche di riserva, costa euro 499,00.