Dopo l’approvazione del regolamento ENAC sui droni ed.3 avvenuta il giorno 11 novembre, stiamo valutando e considerando tutte le situazioni che si verranno a verificare dopo il 15 dicembre 2019, data nelle quale tale normativa entrerà in vigore. Nei giorni scorsi abbiamo preso in considerazione le nuova categoria dei piloti di droni ricreativi, suggerendo con la nostra interpretazione del regolamento italiano dove e come si potrà volare dal 15 dicembre 2019 sino al 30 dicembre 2020. Si perché dal 1 luglio 2020 dovrebbe essere adottato il regolamento europeo e parecchie cose potrebbero cambiare.
[Attenzione il regolamento europeo sarà applicato dal 31 dicembre 2020]
Voglio intraprendere il percorso per diventare un pilota professionista nel mondo dei droni
In questi sei mesi e mezzo coloro che intendono fare una professione dell’uso dei droni, fornendo servizi a terzi o utilizzando i SAPR Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto come estensioni o strumenti per il proprio lavoro, se decideranno approcciarsi in questo ambiente, dovranno sapere come comportarsi e quali passi seguire per arrivare a condurre un drone con sicurezza e nella piena legalità. Ma non solo, anche coloro che sono già in possesso di un attestato di pilotaggio remoto, potrebbero voler sapere come convertire il proprio titolo in una Certificazione di Competenza, questo è la nuova definizione data dall’Ente Nazionale Aviazione Civile copiata abbastanza fedelmente da quella europea.
Prima ipotesi, una persona decide di diventare un pilota professionista di SAPR (droni) e vuole iniziare proprio dopo il 15 dicembre
Innanzi tutto precisiamo che tutte le operazioni che non sono comprese in questa lista sono da intendersi come operazioni specializzate critiche e sono quelle riguardano lo scopo di questo articolo. Quindi se avete intenzione di fare almeno una di queste cose: volare sopra aeree congestionate, in ambienti urbani vicino a infrastrutture sensibili a una distanza inferiore ai 150 metri dalla aree congestionate o a meno di 50 metri da persone non coinvolte e informate delle vostre operazioni di volo, allora vi serve un Attestato di Competenza per le operazioni specializzate critiche.
Operazioni specializzate critiche, serve un attestato
Infatti come specificato dal regolamento ENAC ed.3 del 11/11/2019 art.10 par.1 Operazioni Critiche: “Per operazioni critiche si intendono quelle operazioni che non rispettano, anche solo parzialmente, quanto al precedente articolo 9, comma 1.” Cioè tutto quello che abbiamo riassunto poco sopra. Ovviamente il solo conseguimento di questo particolare attestato, non vi consentirà di fare quello che vi pare, ci sono molte altre regole e accorgimenti da prendere, autorizzazioni da richiedere norme e limitazioni da rispettare, ma l’esempio sopra riportato, spiegato peraltro anche nel documento ufficiale, spiega bene cosa sono le Operazioni Specializzate Critiche.
Prima dell’Attestato per le operazioni critiche serve quello per le operazioni specializzate non critiche, definito in passato come Attestato Basico
Per poter ottenere l’Attestato di pilota remoto valido per le Operazioni Specializzate Critiche, quello che ad oggi si può definire con l’acronimo CRO, occorre prima aver conseguito l‘Attestato per le Operazioni Non Critiche, il vecchio Attestato Basico per intenderci. E su questo fronte poco cambia da oggi sino a dopo il dal 15 dicembre prossimo.
- Voglio fare il corso dopo il 1 marzo 2020 Unica differenza potrebbe essere data da fatto che dal 1 marzo 2020, dovrebbe essere online una piattaforma gestita dall’Ente Nazionale Aviazione Civile che permetterà di eseguire i test online e forse anche i corsi preparatori, per conseguire l’Attestato o Riconoscimento di Competenza.
- Voglio fare il corso a partire da oggi o dopo il 15 dicembre 2019 Da oggi e sino al 29 febbraio 2020 “rimangono valide le previsioni in materia di cui al Regolamento Edizione 2 Emendamento 4 del 21 maggio 2018″, come recita l’art.37 comma F. Norme Transitorie. Quindi è necessario effettuare un corso teorico e pratico con esame finale presso i Centri di Addestramento riconosciuti dalla Autorithy italiana.
- Posseggo già un Attestato di pilotaggio Remoto Basico, con questo titolo è possibile accedere direttamente al Corso per Attestato di Competenza per la Operazioni Specializzate Critiche. (tutti gli attestati conseguiti precedentemente rimarranno validi sino al 1 luglio 2021 Art.37 comma g.)
Procedure previste per l’ottenimento dell’Attestato di Competenza per le Operazioni Specializzate
Fermo restando che con buone probabilità si attende una modifica alla circolare LIc15 che specifica le materie d’esame, le procedure per l’ottenimento degli attestati che i Centri di Addestramento riconosciuti da ENAC devono seguire.
A tal proposito sia che venga modificata la predetta circolare o ne venga emessa una ulteriore, all’interno del regolamento ENAC ed.3 vengono elencate le principali procedure, caratteristiche e materie d’esame per l’ottenimento del attestato di competenze per operazioni specializzate critiche da effettuarsi a mezzo di APR.
Materie da studiare nel corso e temi d’esame per Operazioni Specializzate Non Critiche
Citiamo testualmente dal Art.21 comma 2 del regolamento :
“Per ottenere l’Attestato di Pilota di APR per Operazioni Non-Critiche il richiedente deve acquisire le conoscenze:
a) delle regole dell’aria applicabili,
b) della sicurezza del volo e dei rischi operativi,
c) delle regolamentazioni aeronautiche,
d) dei limiti alle prestazioni umane,
e) delle procedure operative di base,
f) delle conoscenze dei sistemi APR,
g) degli aspetti legati alla privacy e alla protezione dei dati,
h) delle nozioni sulle assicurazioni,
i) degli aspetti legati alla security,
mediante il completamento di apposito corso di formazione online pubblicato dall’ENAC.
Inoltre, deve superare un esame online su un portale web dedicato dell’ENAC composto da almeno 40 domande a risposta multipla.”
Quindi corso online e sostenimento di un esame sempre online con 40 domande a risposta multipla da effettuarsi su portale dedicato di ENAC. Obbligo del possesso dell’attestato di competenza dal il 1 luglio 2020.
Materie da studiare nel corso e probabili temi d’esame per Operazioni Specializzate Critiche
Tratto dal regolamento terza edizione art. 22 par.1 comma b:
“- Meteorologia
– Prestazioni di volo e pianificazione
– Mitigazioni tecnico-operative e gestione del rischio”
Ovviamente si da per scontato che nel corso online e successivo esame su portale dedicato ENAC sia già data conoscenza delle materie richieste per l’attestato per operazioni non specializzate.
Al termine del corso formativo presso un Centro di Addestramento riconosciuto verrà effettuato un esame composto da 30 domande a risposta multipla poi si passerà a un corso pratico con esame finale; come indicato nell’Art. 22 par. 1 comma b: “Al termine del corso teorico il Pilota è sottoposto ad un esame teorico addizionale di almeno 30 domande a risposta multipla” e successivo comma c: “Il completamento di un apposito corso di addestramento pratico articolato su specifici scenari addestrativi (Standard e/o Non-Standard) al termine del quale il Pilota sostiene uno skill test con un Esaminatore APR.”
Pilotaggio di droni oltre la linea visuale del pilota EVLOS e BVLOS
Per quanto riguarda il metodo di conduzione dei droni oltre la vista del pilota, cioè un vero e proprio pilotaggio remoto BVLOS seguendo le immagini provenienti dalla telecamera del drone, ci sono alcune specifiche aggiuntive oltre all’attestato di competenza per le operazioni specializzate critiche da seguire come indicato nel Art.22 par.2:
“Per la conduzione di APR di massa operativa al decollo minore di 25 kg per Operazioni Critiche in condizioni BVLOS/EVLOS è necessario:
a) il possesso dell’Attestato di Pilota di APR per Operazioni Critiche in condizioni VLOS rilasciato a seguito del completamento del corso di formazione di cui all’articolo 22
b) il completamento di un apposito corso di formazione presso un Centro di Addestramento APR autorizzato al fine di verificare il possesso delle seguenti competenze:
– capacità di applicare le procedure operative (normali, di emergenza, di pianificazione, pre-volo e post-volo) per un volo BVLOS
– conoscenza di base delle comunicazioni aeronautiche
– capacità di gestione del profilo di volo del SAPR in modalità automatica e manuale
– leadership, team work e autogestione
– risoluzione dei problemi e processi di decisione
– gestione dei carichi di lavoro
– crew coordination e procedure di handover, dove applicabili.
Il possesso di una Licenza di pilota CPL o superiore soddisfa i requisiti relativi alle conoscenze aeronautiche di base. Ulteriori crediti possono essere attribuiti in ragione dei programmi di formazione di cui al precedente comma 2.b. sulla base dei singoli casi.”
Attestato Basico o Critico, la visita medica non è più richiesta
Perlomeno da una attenta lettura del regolamento nazionale, è sparito il concetto di visita medica, come riportato nel precedente art.21 comma 2 della Edizione 2. Em.4 e persino nella circolare Lic 15 laddove si leggeva infatti che “il pilota deve essere in possesso di un certificato medico rilasciato da un Esaminatore Aeromedico (Aero Medicai Examiner – AME”.
Tuttavia sino a che la circolare LIC15 non verrà modificata o sostituita, sino al 29 febbraio 2020 varrà l’obbligo di sostenere la visita medica presso un AME.
Centri di addestramento
Il loro elenco ufficiale si trova sul sito di ENAC, e “forniscono sia la formazione teorica che l’addestramento pratico. Essi devono essere dotati di idonea organizzazione e disporre di adeguate procedure, materiale didattico e mezzi per l’addestramento, uno o più Istruttori e almeno un Esaminatore, riconosciuto dall’ENAC, per la conduzione di prove pratiche finalizzate al rilascio ed al rinnovo degli Attestati di pilota di APR.” – come spiegato nel art.23 par.1
Inoltre hanno 7 giorni di tempo per notificare la promozione dell’allievo e relativo conseguimento dell’Attestato di Pilota Remoto. Queste le indicazioni prese dal art. 23 par.3: “Il Centro di Addestramento autorizzato al rilascio notifica all’ENAC l’emissione dell’Attestato di Pilota di APR entro 7 giorni.”
Operazioni considerate sempre Non Critiche con i SAPR sotto i 0,3Kg ovvero droni dal peso inferiore a 300 grammi, i cosiddetti ‘trecentini’
Per quanto riguarda i Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto dal peso inferiore a 0,3Kg come definizione presente anche nel regolamento ENAC ed.3 Art.12 comma 5 ci sono alcune variazioni di cui la più significativa e importante è che dal 1 luglio 2020 per la loro conduzione occorre essere in possesso di Attestato di Competenza.
E’ sparito l’obbligo di inviare la Dichiarazione di Rispondenza a ENAC data la mancanza del comma 6 presente nella precedente edizione 2 emendamento 4 che recitava “Per l’effettuazione delle operazioni con SAPR avente le caratteristiche di cui al presente articolo, l’operatore, o il pilota nei casi di cui ai precedenti commi 4 e 5, deve in ogni caso presentare all’ENAC la dichiarazione in accordo al comma 2 dell’art. 9 del presente Regolamento.”. Probabilmente perché in ogni caso è prevista la registrazione sul portale D-Flight a partire dal 1 marzo 2020 con obbligatorietà finale dal 1 luglio 2020.
E’ scomparso l’obbligo di indossare il giubbetto ad alta visibilità recante la scritta Pilota di APR. (leggi nota sotto)
Per il resto, tutto come da precedente edizione.
AGGIORNAMENTO. Tuttavia una nota comparsa in data 22 novembre sul sito dell’Ente Nazionale Aviazione Civile specifica che le dichiarazioni di rispondenza andranno inviate sino al 29 febbraio 2020 come di solito a ENAC e dopo tale data a D-Flight.
“Roma, 22 novembre 2019 – Le dichiarazioni per operazioni specializzate devono essere inviate all’indirizzo servizionline@pec.enac.gov.it fino al 29 febbraio 2020.
Alle dichiarazioni inviate ad altri indirizzi non sarà dato alcun riscontro.
A partire dal 1° marzo 2020 le dichiarazioni devono essere rese tramite l’accesso al portale d-flight.
AVVERTENZA: dal 1° luglio 2020 le dichiarazioni già rese dagli operatori per operazioni specializzate tramite il sito ENAC decadono di validità. Entro il predetto termine tali dichiarazioni devono essere confermate tramite inserimento, senza oneri aggiuntivi, nel sito d-flight.”
Viene pertanto logico pensare che essendo ancora in vigore la circolare LIC 15 e sino a che non sarà modificata o sostituita, varrà anche l‘obbligo di indossare il giubbetto ad alta visibilità con la scritta PILOTA DI APR almeno sino al 29 febbraio 2020.
[Aggiornamento 16/06/2020]
Alcune informazioni di questo articolo possono risultare obsolete.
Approfondimento su come effettuare la registrazione del drone e ottenere il QR-Code
Uno piccolo specchietto riepilogativo per diventare pilota di droni professionista |
Operazioni specializzate non critiche
- Sino al 29 febbraio 2020 conseguire attestato Basico presso un Centro di Addestramento riconosciuto da ENAC, Corso con esame teorico e basico
- Dopo il 1 marzo 2020 corso ed esame online su piattaforma web di ENAC
- Nessun obbligo di indossare il giubbetto ad alta visibilità recante la scritta Pilota di APR
Operazioni specializzate critiche
- Da oggi sino al 14 dicembre 2019 possesso di Attestato Basico, corso teorico e pratico con esami presso Centro di Addestramento
- dal 15 dicembre 2019 possesso di Attestato Basico completamento del corso di formazione presso un Centro di Addestramento su specifici argomenti.
Superamento di esame teorico con almeno 30 domande a cui aggiungere corso pratico con superamento di esame pratico. Skill test
Una volta ottenute le rispettive abilitazioni, prima di poter pilotare un drone nelle operazioni specializzate critiche occorrerà anche:
- Registrare il mezzo aereo a pilotaggio remoto.
Sino al 29 febbraio 2020 andrà inviata a ENAC una dichiarazione di rispondenza.
A partire dal 1 marzo esse verranno rilasciate dal sito D-Flight – Art.37 par.1 comma a - Attaccare al proprio SAPR un QR-Code a partire dal 1 marzo 2020
- Installare sul drone un sistema di identificazione remota a partire dal 1 luglio 2020
- Tutti gli APR usati per le operazioni specializzate critiche dovranno avere una adeguata documentazione aeronautica, Manuale di volo, Logbook, ecc.
- Il pilota dovrà indossare un giubbetto ad alta visibilità: Art.8 par.8: “è obbligatorio l’uso di giubbetti ad alta visibilità recanti l’identificativo “pilota di APR”.”
- Assicurare il SAPR con Polizza di “responsabilità verso terzi adeguata allo scopo” – Art.32
- Rispettare le Regole dell’Aria e le limitazioni indicate sul portale D-Flight nel rispetto della circolare ATM-09
Futura conversione degli attestati
L’Art 37 (Norme transitorie) comma G recita a tal proposito: “Come stabilito dall’articolo 21 del Regolamento UE/2019/947, gli Attestati conseguiti in base alla regolamentazione nazionale mantengono la loro validità fino al 1° luglio 2021. Qualora la loro scadenza naturale (cinque anni) avvenga prima di tale data per il rinnovo saranno applicate le disposizioni previste dal Regolamento (CE) 2019/947 la cui data di applicazione è 1° luglio 2020. Nel caso in cui la scadenza dei cinque anni ricada oltre la data del 1° luglio 2021, gli Attestati saranno convertiti da parte dell’ENAC con una certificazione di competenza in conformità alle previsioni del Regolamento (CE) 2019/947.” Quindi una volta ottenuto il Patentino, dovrebbe essere convertito con adeguati Certificati di Competenza come stabilito dal regolamento europeo sui droni.
[ultimo aggiornamento del 22/072020 – ENAC con il regolamento ed.3 emendamento 1 del 14/07/2020 rimanda l’obbligo di installazione del dispositivo di identificazione remota (transponder) al 31 dicembre 2020]
[pagina aggiornata il 23/11/2020]







