L’autonomia è sempre stato il tallone d’Achille dei droni. In attesa di batterie di nuova concezione, che però non sembrano essere all’orizzonte, tagliare due motori sembra essere una soluzione vincente
Il design bicottero è indubbiamente più complesso di quello ormai classico del quadricottero, visto che richiede o bracci che si muovono (come il modello di cui ci occupiamo in questo articolo) oppure rotori con passo ciclico. Ma i vantaggi in termini di consumo sono enormi, almeno stando ai dati pubblicati da Zero Zero Robotics, nota in Italia per il drone da selfie Hover Camera, che con il nuovo V-Copter Falcon rivendica un’autonomia di volo di ben 50 minuti, quasi il doppio di un quadricottero di dimensioni comparabili, con una batteria da 4500mAh / 15 volt.
Per il volo traslato, il V-Coptr utilizza come dicevamo il sistema dei bracci motorizati, anche se a giudicare dalle immagini ci pare di capire che i progettisti abbiamo scelto la vecchissima e inaffidabile tecnologia dei motori a spazzole, con cascata di ingranaggi, cosa che non ci piace per nulla specialmente visto che parliamo di un drone da 1000 euro. E in caso di guasto al meccanismo il disastro è assicurato. Ma stiamo giudicando da un rendering, quindi lasciamo a V-Coptr Falcon il beneficio del dubbio.

Per il resto, il V-Coptr Falcon è un drone allo stato dell’arte: bracci ripieghevoli, sensori anticollisione, camera 4k a 30 Fps su gimbal stabilizzata a 3 assi, foto a 12 MPx, luci di navigazione per il volo notturno professionale e hobbistico secondo il regolamento ENAC 3. Il peso è intorno ai 700 grammi, e la portata della radio (probabimente FCC) è 7 mila metri.
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