Al CES anche il Drone guardiano di casa sviluppato da Sunflower Labs

Il CES, ossia la Fiera dell’elettronica di consumo che si tiene ogni anno a gennaio a Las Vegas, è una delle più attese finestre sul futuro della tecnologia, un evento in cui si possono osservare dispositivi che presto o tardi potrebbero entrare a far parte della vita quotidiana di almeno alcuni di noi.

Tra questi, da anni, un posto di rilievo è occupato dai droni, le cui applicazioni si scoprono sempre più numerose ad ogni nuova edizione. Tra i modelli più interessanti che sono stati presentati al Consumer Electronics Show 2020 c’è senza dubbio Bee, un quadricottero sviluppato da Sunflower Labs all’interno di un sistema di sicurezza domestica completo, composto anche da una serie di paletti-sensori, che disposti lungo la proprietà hanno il compito di rivelare possibili intrusioni, e dalla base di alloggio del drone, chiamata Hive, che funge da metaforica cuccia di questo drone da guardia.

Attenti al drone!

Nonostante negli ultimi tempi se ne siano viste un po’ di tutti i colori, inclusi droni lanciafiamme, il drone da guardia Bee non morde nessuno e tantomeno abbaia, ma entra in azione non appena il sistema integrato di sensori indica un allarme all’interno del perimetro controllato, il che significa che si sta verificando un evento che richiede un immediato e più approfondito controllo.

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Solo in quel momento le porte del suo hangar si aprono e Bee parte autonomamente in missione (ma può essere anche inviato con comando manuale) per ispezionare l’area a cominciare dal punto della segnalazione, mostrando in diretta la panoramica video dell’intera proprietà grazie alla sua camera Full HD con campo di visione di 100°, proprio come farebbe un sistema di videosorveglianza a telecamere fisse (e forse anche meglio).

E anche se non c’è una staccionata a delimitare il giardino, Bee di Sunflower Labs sfrutta un sistema di geofencing, un vero e proprio recinto virtuale che gli impedisce di oltrepassare i confini della proprietà, col rischio di finire e creare potenziali danni chissà dove. Il drone possiede inoltre un sistema di evitamento di ostacoli e una batteria da 4.000mAh, che gli permette di volare per 15 minuti di seguito ad una velocità di 4m/s, salvo poi tornare a ricaricarsi (in 25 minuti) atterrando con la massima precisione (anche di notte grazie ai sensori a infrarossi) nella sua super tecnologica base, che sfrutta calcolo IA e connessioni di tipo Wi-Fi, Ethernet e anche LTE.

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