Il Ministero dei Trasporti a ENAC: “Entro il 30 giugno rivedete le norme per i droni di pubblica utilità”

La possibilità di impiego dei SAPR per le operazioni di pubblica utilità (in particolar modo per ricerca e soccorso) vede ora un intervento importante da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT), che vigila su ENAC e che l’11 maggio scorso ha chiesto formalmente ad ENAC di colmare con urgenza le lacune regolamentari in tale ambito

Il Ministero dei Trasporti ha stabilito che l’Ente dell’Aviazione Civile dovrà provvedere a modificare il regolamento SAPR per quanto riguarda i droni usati in missioni di pubblica utilità entro e non oltre il prossimo 30 giugno, data nella quale decadranno i diversi decreti rilasciati dallo stesso MIT a CRI, Polizie locali, ASL ed organizzazioni di protezione civile per l’equiparabilità dei loro SAPR ad aeromobili di Stato.
IL MIT – che è il Ministero incaricato della vigilanza su ENAC – ha compiuto questo passo determinante in funzione del fatto che l’equiparabilità prevista dall’art. 746 del Codice della Navigazione non rende applicabile il regolamento ENAC per i droni, per cui le flotte private si trovano ad operare senza un contesto normativo specifico.

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“ENAC era cosciente sin dal 2014 del fatto che la regolamentazione era carente per quel tipo di operazioni e per questo il 31 gennaio del 2018 aveva convocato un tavolo istituzionale dichiarando che avrebbe provveduto entro pochi mesi ad integrare il regolamento con deroghe specifiche per gli impieghi di ricerca e soccorso” scrive RDN, la principale rete di soccorso con droni che fa parte della Protezione civile. “Purtroppo, però, non ha mai dato seguito alle intenzioni, nonostante diversi solleciti di RDN (e l’intervento del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile), che aveva presentato una specifica proposta dettagliata, inserendo lo scenario standard S8 per le operazioni di pubblica utilità” continua la nota di RDN. E conclude: “Ora attendiamo entro la fine del prossimo mese le modifiche imposte dal MIT ad ENAC, secondo le indicazioni già da tempo in mano all’Ente stesso, anche perché – decadendo in quella data i decreti del MIT – gli operatori istituzionali e del volontariato si troverebbero di nuovo limitati nella loro efficacia a favore di “Servizi di Stato” di cui beneficia l’intera collettività. C’è anche la questione europea rispetto alla quale gli organismi comunitari hanno già affermato esplicitamente che la nuova regolamentazione non riguarda l’impiego dei SAPR per attività di ricerca e soccorso per cui la palla passa, per questo ambito, agli enti normatori nazionali”.

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