D-Flight nuove tariffe per i droni inoffensivi sotto i 300 grammi

Sul sito dell’azienda delegata da ENAC per la riscossione dei diritti relativi alla emissione di un QR-Code identificativo da montare su ogni drone volante, sono comparse alcune nuove tariffe per gli utilizzi professionali dei mezzi aerei a pilotaggio remoto considerati inoffensivi.

Il portale www.d-flight.it gestito dalla omonima azienda D-Flight compartecipata al 60% da ENAV e per il restante 40% da una compagine costituita da Leonardo, Telespazio, ha recentemente pubblicato una variazione della tariffe per i mezzi aerei a pilotaggio remoto professionali che rispettano le precisazioni dell’articolo 12 comma 1 e comma 5 dell’ultima edizione del regolamento ENAC per i SAPR (Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto) comunemente conosciuti come droni.

Per registrare come operatore un drone da utilizzarsi a scopo professionale, sono necessari 96 euro o meglio 96 D-Coin.
Che non sono una criptovaluta, ma un nome poco indovinato per denominare i crediti disponibili per acquistare i servizi relativi all’accesso allo U-Space. che verranno erogati da D-Flight, previo abbonamento da euro 24.

Solo 6 euro per registrare i droni inoffensivi e ottenere il QR-Code

Nella voce Tariffe del suddetto portale, sopraggiunge una variazione che permetterà alle nuove registrazioni di SAPR per un uso nelle operazioni specializzate, dopo vedremo di cosa si tratta, di soli 6 euro a patto che rientrino nelle categorie dei droni inoffensivi come specificato dal regolamento ENAC ed.3 art 12 comma 1 e comma 5 o inferiori ai 250 grammi.

In poche parole per tutti coloro che hanno un cosiddetto trecentino o un drone dal peso inferiore a 250 grammi, come il Mavic Mini ad esempio, non dovranno pagare più 96 euro, ma solo 6 euro.

Una bella notizia per coloro che dovranno registrare un SAPR dal peso inferiore ai 300 grammi da oggi in avanti, considerando che probabilmente la loro vita sarà estesa di altri sei  mesi infatti, sull’ultimo regolamento di esecuzione 2020/746 pubblicato sulla Gazzetta Europea  si parla espressamente di un rimando della applicazione alla data del 1 gennaio 2021.

assicurazione per droni con tutela legale

Dopo tale data i trecentini, ovvero i droni sotto i 300 grammi e considerati inoffensivi, passeranno nella categoria C1 e quindi smetteranno di avere i privilegi che hanno avuto sino ad oggi: volare in ambiente urbano anche sopra alle persone purché non assembrate e le loro operazioni sono considerate sempre come NON critiche.
Mentre per i droni inferiori a 250 grammi, le facilitazioni dovrebbero aumentare considerevolmente. Dato che ad oggi per considerarli inoffensivi, era necessario installare i paraeliche, mentre con l’adozione del regolamento europeo, sono già considerati nella classe Open Category C0 senza alcun obbligo di tale protezione.

La cosa che è poco chiara, è che la precisazione sulla pagina di D-flight parla di operazioni specializzate che citando il regolamento ENAC ed.3 attualmente in vigore dal 15 dicembre 2019, significa: “Operazioni Specializzate: per lo scopo di questo Regolamento si intendono le attività che prevedono l’effettuazione, con un SAPR, di un servizio a titolo oneroso o meno, quale ad esempio: riprese cinematografiche, televisive e servizi fotografici, sorveglianza del territorio o di impianti, monitoraggio ambientale, impieghi agricoli, fotogrammetria, pubblicità, addestramento”

Se volessimo tradurre dal legalese, potremmo quasi affermare che per Operazioni Specializzate si intendono le operazioni professionali svolte a titolo oneroso o meno.
In poche parole e come ben sappiamo, l‘attuale regolamento emesso dall’Ente Nazionale Aviazione Civile, mantiene la distinzione tra attività ludico / ricreative e quelle professionali.
Distinzione che nei regolamenti europei sparisce lasciando posto alle operazioni critiche e non critiche, ovvero considerando le modalità di volo e non le motivazioni del volo.

Proposta di rimborso, restituzione di 90 euro sino al 26 giugno
immagine di email d flight rimborso

Nel frattempo molte persone hanno ricevuto una email che proveniente da D-Flight e nella quale si afferma che vista l’inoffensività intrinseca di alcuni droni, alias Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto sotto i 300 grammi, verranno restituiti i 90 euro di differenza o sotto forma di crediti D-Coin da utilizzare per l’erogazione di ulteriori servizi emessi dall’azienda o in alternativa è previsto il ritorno della cifra eccedente facendo apposita richiesta entro il 26 giugno 2020.

La modifica tariffaria in questione, è visibile sul portale www.d-flight.it a questo indirizzo.
A proposito, quasi dimenticavamo, sul regolamento europeo si continua a parlare di registrazione dell’operatore e non del singolo drone, vedremo come verrà recepita tale direttiva.

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