Regolamento europeo sui droni, applicazione rimandata al 1 gennaio 2021

Causa Covid-19 anche il regolamento europeo sui droni viene rimandato all’inizio del prossimo anno.
“Le misure introdotte per contenere la pandemia di Covid-19 ostacolano gravemente la capacità degli Stati membri e dell’industria aeronautica di prepararsi all’applicazione di una serie di regolamenti di esecuzione recentemente adottati nel settore della sicurezza aerea.”

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea datata 4 giugno 2020 e in vigore da 5 giugno 2020, nel Regolamento di Esecuzione 2020/746 vengono dilatate le scadenze  previste dal precedente regolamento esecutivo 2019/947.
“Il confinamento, i cambiamenti delle condizioni di lavoro e della disponibilità dei dipendenti, unitamente al carico di lavoro aggiuntivo necessario per gestire le notevoli conseguenze negative della pandemia di Covid-19 su tutte le parti interessate, stanno compromettendo i preparativi per l’applicazione di detti regolamenti di esecuzione.” – si legge sul testo ufficiale –
” A seguito della pandemia di Covid-19 è inevitabile che si verifichino ritardi nell’esecuzione di diversi compiti necessari per la corretta e tempestiva attuazione del regolamento di esecuzione (UE) 2019/947 della Commissione (2), in particolare nell’istituzione di sistemi di immatricolazione che siano digitali e interoperabili nonché nell’adattamento di autorizzazioni, dichiarazioni e certificati rilasciati in base al diritto nazionale.”

In pratica tutto rimane inalterato per altri 6 mesi

Sempre sul testo del regolamento esecutivo 2020/746, si legge che tutti i droni potranno continuare ad operare nel rispetto delle vigenti normative e la applicazione del regolamento europeo verrà rimandata al 1 gennaio 2021.
” Tutti i tipi di UAS dovrebbero pertanto essere autorizzati a continuare ad operare alle condizioni esistenti per ulteriori 6 mesi. Al fine di consentire agli operatori di UAS di essere in grado di utilizzare UAS non conformi al regolamento delegato (UE) 2019/945 per ulteriori sei mesi, è pertanto opportuno rinviare di conseguenza le date di applicazione del regolamento di esecuzione (UE) 2019/947.”

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Tecnicamente parlando a meno di un ulteriore emendamento da parte della Autorithy italiana, rimane in essere quanto prescritto dal regolamento ENAC ed.3 in vigore da 15 dicembre ultimo scorso e in modo particolare delle norme transitorie previste nel articolo 37.
Sempre dal punto di vista pratico, probabilmente questo incidente di percorso non prevedibile sulla timeline, inciderà sull’incertezza di alcuni operatori e potrebbe creare ulteriore instabilità nel mercato professionale.
Sul fronte ludico / ricreativo invece, il mancato recepimento della classi definite dalle Open Category, potrebbe creare qualche ulteriore scompenso, ma ovviamente parlando di operazioni hobbystiche, potranno aspettare altri 6 mesi e volare nel rispetto delle attuali normative.

[Aggiornamento del 22/07/2020 ENAC con il regolamento ed.3 emendamento 1 del 14/07/2020 rimanda l’obbligo di installazione del dispositivo di identificazione remota (transponder) al 1 gennaio 2021]

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