COVID-19, invio di forniture mediche essenziali in Scozia tramite drone ad ala fissa a decollo verticale

Si chiamano VTOL e sono droni o più generalmente aeromobili che possono decollare e atterrare verticalmente, per poi traslare verso un volo vero e proprio simile a un aeroplano. Una specie di elicottero, ma molto più efficiente grazie alle ali. Il vantaggio di questi velivoli, anche a pilotaggio remoto consiste proprio nella loro versatilità di impiego.
Mentre nel mondo si stavano studiando le strategie per combattere la pandemia di COVID-19, in Scozia si studiavano le possibilità di portare forniture mediche urgenti in alcuni post poco accessibili.

Nel mese di maggio 2020, il team SOARIZON di Thales insieme allo spedizioniere  Skyports , era in procinto di sperimentare un trasporto nelle Highlands scozzesi, sino all’Ospedale Generale di Oban.
L’ambizioso obiettivo era quello di dimostrare come fosse possibile realizzare un servizio di consegna di droni che trasportava carichi medici critici (in questo caso, kit per effettuare i test sul COVID-19, tra l’ospedale e un altro situato sull’isola di Mull.

Una distanza di 17 km separa le due strutture mediche, che di solito viene attraversata con un trasporto prima su strada e poi su  traghetto, che può richiedere fino a sei ore di tempo e e viene effettuato dalle due alle tre volte alla settimana.
Grazie al drone, è stato possibile dimostrare che il viaggio si sia ridotto a soli 15 minuti e potrebbe essere ripetuto anche  più volte al giorno.
Un servizio di pubblica utilità come questo potrebbe portare enormi benefici ai pazienti delle strutture ospedaliere nelle aree più isolate, per le quali la drastica riduzione delle tempistiche  di consegna potrebbe migliorare i tempi di attesa e a tutto vantaggio delle diagnosi o trattamenti della malattia, più rapide.

Quale potrebbe essere effettivamente il futuro della consegne con i droni nel Regno Unito e nel resto del mondo?

Da tantissimi anni si fa un gran parlare e lo abbiamo fatto anche noi di Dronezine, di consegne dei colossi quali Amazon, Google e altri competitor con le spalle più o meno grosse, ma di fatto al di la di qualche prova o test, ancora siamo ben lontani da vederne una applicazione pratica.
Volgarmente parlando le capacità di carico di un drone, sono ovviamente limitate e quindi carichi pesanti o voluminosi sono da evitare.
Immaginate quanti pacchi può trasportare un furgone di Amazon in giro per la città e quanti voli dovrebbe fare un drone, per le consegne porta porta, rientrando alla base tra un viaggio e l’altro.
Senza considerare le problematiche non solo giuridiche, ma anche tecniche di un volo sopra una infrastruttura urbana.

Esperimenti come questo in Scozia, nel quale un drone possa far risparmiare effettivamente tante ore di viaggio e portare beni di prima necessità, farmaci o presidi medici in località poco facilmente accessibili, porterebbe un enorme vantaggio.
Gli ampi spazi aperti e le comunità rurali distribuite su una vasta area geografica, come ad esempio la  costa occidentale della Scozia, sono il terreno di prova perfetto per il servizio di  consegna di droni.

“Questa tecnologia può avere enormi vantaggi, non solo nella costa occidentale della Scozia, ma in molti luoghi in Europa e nel mondo, in quei luoghi poco serviti in cui il trasporto è difficile” – ha dichiarato Duncan Walker, CEO, Skyports – ” Laddove ci sono merci in movimento per via terrestre, a causa della geografia o della topografia, la velocità di consegna può avere conseguenze davvero salvavita ”

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Naturalmente questo tipo di trasporto aereo con i droni, per tanti chilometri e sopratutto con il pilotaggio fuori dalla portata ottica del pilota, quella che dai regolamenti viene definita come modalità VLOS, necessita di particolari cure e attenzioni sopratutto in fase di pianificazione della missione.
Occorre studiare le mappe aeree, verificare le quote di volo e per ultimo pilotare il drone tramite le immagini in tempo reale ricevute dalla telecamera anteriore e la telemetria ricevuta dallo stesso.
Questo tipo di volo coni droni si chiama BVLOS, ovvero Beyound Visual Line of Sight. (oltre la linea visiva del pilota).

“I droni stanno avendo significativi impatti strategici a livello globale e il SSN e altre organizzazioni governative che supportano le nazioni possono trarre grandi benefici da questa tecnologia emergente.
Questo processo ha dimostrato in maniera tangibile, e in un  mondo reale, valore per il SSN, durante il suo periodo più difficile nella memoria umana” –  afferma Karim Cosslett, Responsabile della crescita, SOARIZON di Thales – “Abbiamo dimostrato che, collaborando con il governo e il regolatore aeronautico, i servizi di droni BVLOS possono essere condotti in un modo sicuro e applicati a casi d’uso critici in molti settori. Non vediamo l’ora di continuare a sviluppare il servizio e la capacità di definire il servizio futuro.”

Dopo le prime prove condotte con esito positivo, il team continuerà a lavorare a stretto contatto con la CAA, l’autorithy per l’aviazione generale inglese per rendere disponibili i servizi in Scozia e nel Regno Unito per fornire accesso a questa tecnologia innovativa.

immagine di skyports wingcopter

Qualche nota tecnica sul drone Wingcopter

Il drone a decollo verticale con transizione in volo orizzontale denominato WIngcopter è stato progettato in Germania.
Può percorrere una distanza di 45 Km con un payload di 6 Kg di 100 Km con un carico di 2 Kg e fino a 120 Km senza payload. Il carico massimo trasportabile è di 6 kg.
Vola a una velocità variabile dai 0 ai 50 km/h in modalità multirore e dai 47  ai 150 km/h in modalità ala fissa (aeroplano).
Ha una apertura alare di 178 cm. e una lunghezza di 132 cm.
Pesa
al massimo 18 kg, comprensivo di batterie e payload a pieno carico.
Una propulsione con 4 motori elettrici e un link radio per il controllo su diverse frequenze che spaziano dalla 800/900 Mhz sino alla 2,4 Ghz o con la connessione LTE

[fonte e foto sUasNews]

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