Il porto di Rotterdam, nei Paesi Bassi, rappresenta il principale scalo europeo in base al volume di merci e container gestiti: un successo che poggia su lavoro e soprattutto innovazione continua, un elemento che diventerà sempre più determinante in futuro, in una strada segnata da operazioni green e tecnologia d’avanguardia.
Già lo scorso mese l’Autorità del porto ha testato con successo – per la prima volta in Europa – la consegna di pacchi a mezzo drone sulla Pioneering Spirit, la più grande nave per dislocamento al mondo. Ovviamente, oltre alle foto di copertina, l’occasione è stata utilissima per studiare come e quanto i droni possono migliorare l’efficienza nelle operazioni di gestione dei carichi all’interno dell’area portuale. Non solo, perché l’Authority mira a diventare “il porto più sicuro per volare“, gestendo il suo spazio aereo in modo tale da estendere anche a soggetti terzi la possibilità di utilizzare la tecnologia dei droni per le operazioni di carico e scarico.
Video: Drone consegna un pacco a bordo di una nave nel porto di Rotterdam
Non solo droni, però, perché nel futuro del porto di Rotterdam, un futuro sempre più vicino e all’avanguardia tecnologica, ci sarà anche l’uso della blockchain al posto del tradizionale codice PIN, che renderà più sicure e più efficienti le operazioni all’interno del porto. Il progetto che mira ad una gestione estremamente semplificata dei container, addirittura attraverso un semplice click, verrà testato per 3 mesi e vedrà coinvolte alcune delle più grandi e note realtà del settore ICT.
Infine, visto che il progresso tecnologico è sempre più legato a doppio filo con la sostenibilità ambientale, l’Autorità del porto di Rotterdam ha annunciato anche una importante svolta green, in base alla quale nel 2025 entreranno in funzione nel porto 1000 nuovi camion a zero emissioni, alimentati a idrogeno, che trasporteranno merci dalle banchine dello scalo in tutte le strade del paese, spingendosi fino in Germania e in Belgio.




