USA: droni sulle spiagge contro alcol, droga e…topless!

Palando di droni è spesso inevitabile affrontare il tema della privacy. Anche sul nostro gruppo Facebook Comunità Italiana Droni, una delle questioni che vengono più frequentemente sollevate riguarda il classico caso del vicino che si lamenta perché è indispettito dalla presenza nei paraggi di un drone che “potrebbe” (il condizionale è d’obbligo, perché nel 99% dei casi si parla di semplici sospetti) riprendere quello che sta facendo all’interno della sua proprietà. Chiaro che d’estate, che è il periodo migliore per godersi la vita all’aperto e magari anche la piscina (per chi ce l’ha) la sensibilità sulla propria privacy aumenta ancora di più, visto che lo stesso pilota del drone potrebbe in questo caso riprendere persino scene di nudo.

Negli spazi pubblici la situazione è completamente ribaltata, visto che in alcuni casi, per assicurare il rispetto delle regole, le forze dell’ordine possono ricorrere proprio all’uso dei droni per sorvolare l’area. Ad esempio negli USA, più precisamente nella zona di Twin Lake (Michigan), la polizia locale ha iniziato a pattugliare le spiagge per individuare e multare i bagnanti che in spiaggia consumavano alcol, assumevano droghe o erano eccessivamente svestiti.

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L’intervento rappresenta una misura eccezionale che le autorità locali hanno deciso di adottare in risposta alle dozzine di lamentele che si sono susseguite negli ultimi tempi, ma i casi di droni che durante la bella stagione controllano le spiagge, non solo per garantire l’ordine, ma anche soprattutto per individuare prontamente persone in difficoltà e fornire loro assistenza nel più breve tempo possibile, sono esempi virtuosi sempre più numerosi in tutto il mondo. E chissà che in futuro non diventino uno standard anche sulle nostre spiagge, dove i primi (e tuttora rarissimi) casi di droni bagnini risalgono ormai al lontano 2017 (vedi qui l’articolo sulla sperimentazione sulle spiagge di Caorle).

Ovviamente in questo caso si parla di droni autorizzati in circostanze eccezionali per la tutela della salute pubblica, mentre per i privati resta valido il divieto assoluto di sorvolare con i droni le spiagge di tutta Italia fino al 30 di settembre entro 100 metri dalla linea di costa, entrato in vigore lo scorso primo di giugno.

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