Si può già ordinare, a 919 euro spedizione inclusa, sul sito DJI. Parliamo del Phanthom 3 standard, la versione low cost del celeberimo quadricottero cinese: dopo le versioni advanced e professional (prezzate rispettivamente 1.099 e 1399 euro sempre sul sito DJI, e sostanzialmente la differenza sta nella telecamera, HD 1080P per il primo e 4K per il secondo) arriva il logico completamento del terzetto, la versione base. Come ormai sembra essere la norma per il produttore cinese, la GoPro che completava i vecchi Phantom va definitivamente in
soffitta, anche lo Standard ha una sua camera pre montata, da 12 megapixel (per le foto) e 2,7K per i video, che è una risoluzione davvero di tutto rispetto per una macchina sotto i mille euro, e addirittura superiore come risoluzione a quella dell’Advanced che pure costa 180 euro in più.
Come sempre con i nuovi Phantom, la telecamera è fatta in modo da non poter essere smontata o sostituita, e qualsiasi tentativo di farlo invalida la garanzia.
Le prestazioni in termini di velocità massima (poco meno di 60 km/h), velocità ascensionale, rateo massimo di discesa e autonomia sono le stesse dei fratelli maggiori, giusto l’autonomia è un paio di minuti superiore (sulla carta, ovvio). In compenso, alla versione standard mancano alcune funzionalità importanti di Advanced e Professional, e la mancanza che si sente di più a nostro avviso è il Vision Positioning system, cioè le telecamere di servizio connessse con i sonar a ultrasuoni che consentono al Phantom 3 Advanced e Professional di tenere la posizione di hovering a bassa quota con precisione e soprattutto al chiuso, quando il sistema GPS non è disponibile (a proposito, lo Standard è compatibile solo con la costellazione GPS, il sistema di satelliti russo Glonass non è supportato, mentre invece lo è in Advanced e Professional) e la mancanza delle telecamere di servizio e dei sonar a nostro avviso rende la scelta difficile: a parte i 180 euro di risparmio, bisogna valutare attentamente per capire se le nostre esigenze di risoluzione sono tali da rinunciare alla sicurezza aggiuntiva e alla flessibilità d’uso garantite dal Vision Positioning System in cambio di un pizzico di risoluzione in più nei filmati. Anche perché la risoluzione delle immagini fisse è identica per tutti e tre i modelli, 12 megapixel appunto.
App e video link
Come i fratelli maggiori (Inspire 1 compreso), anche il Phantom 3 Standard è compatibile con la app DJI GO, la app per iPhone (niente da fare per gli utenti Android, almeno per il momento, anche se in DJI assicurano che arriverà presto) che consente di ricevere sul cellulare in diretta il video ripreso dalla camera di bordo (a720p HD) attraverso un wifi dedicato (e quindi non con il più sofisticato Lightbridge come in Advanced e Porofessional) oltre che di scaricare ed editare con la funzione Director il girato del quadricottero. La app consente anche di vedere sullo schermo una specie di radar che indica la posizione del Phantom rispetto al pilota, un gran comodità.
Radio e batterie
Il Phantom 3 Standard ha una radio derivata da quella del Phantom 2, quindi a 5.6 GHz, già bindata, che ha una portata di mezzo chilometro circa (la versione europea, quella USA arriva a un chilometro grazie alla possibilità di trasmettere segnali più potenti); davvero troppo poco, siamo esattamente al limite delle operazioni specializzate con il nuovo regolamento ENAC, e non rimane nessun margine di sicurezza. La radio controlla sia il drone sia il gimbal: quest’ultimo ha un’escursione sulla verticale di -90/+30 gradi (Tilt) ma non si può muovere orizzontalmente (Pan), per fare le panoramiche è necessario ruotare il quadricottero, e questo richiede mano ferma e un buon coordinamento, ma è un limite tipico di tutti i Phantom 3. Non è supportata la modalità a doppio radiocomando (un per volare, uno per riprendere) che è appannaggio dell’Inspire 1. Il radiocomando è dotato di due switch, uno per passare tra i diversi modi di volo e l’altro per attivare il return to home: per ragioni di sicurezza non basta attivarlo una volta, bisogna pispolarlo qualche volta in su e in giù per far sì che il Phantom 3 Standard torni alla posizione di partenza e atterri dolcemente in modo automatico. Naturalmete sulla radio c’è la rotella per controllare il gimbal. Le radio di default sono consegnate in modo 2 (gas a sinistra) ma possono essere configurate per il modo 1 (gas a destra).Per i modi 3 e 4 la configurazione si può ottenere attraverso la DJI GO app, che consente di assegnare arbitrariamente funzioni agli stick e ai pulsati (ma attenzione, questa è una configurazione riservata agli utenti esperti).
Il Phantom 3 Standard usa le stesse batterie intelligenti di Advanced e Professional, che sono quindi intercambiabili tra di loro, e garantiscono alla macchina 25 minuti di autonomia quando sono completamente cariche. Come sempre si tratta di elementi 4S da 4480 mAh. le batterie sono intelligenti nel senso che controllano la distanza e la quota in modo da avvisare sempre il pilota di quanto tempo di volo gli resta per poter tornare a casa sano e salvo: va da sé che queste informazioni vengono inviate alla app DJI GO.
Caratteristiche tecniche
Peso: 1216 grammi
Massima velocità ascensionale: 5 m/sec
Rateo massimo di discesa: 3 m/sec
Velocità massima (senza vento, ATTI mode): 56,7 km/h
Tangenza massima: 6 mila metri
Tempo di volo: 25 minuti
PHANTOM 3 A CONFRONTO
Standard | Advanced | Professional | |
| Peso | 1216 grammi | 1280 grammi | 1280 grammi |
| Video | 2,7k max 30 fps | 1080p max 60 fps | 4k max 60 fps |
| Foto | 12 mpx | 12 mpx | 12 mpx |
| Video Positioning System | NO | SI | SI |
| Radio | 5,8 GHz | 2.4 GHz | 2.4 GHz |
| Range (EU) | 500 metri | 2000 metri | 2000 metri |
| Ritorno video | wifi, 720p, 500m | Lightbridge, 720p, 2km | Lightbridge, 720p, 2 km |
| Satellite | GPS | GPS e Glonass | GPS e Glonass |
| Velocità massima | 57 km/h | 57 km/h | 57 km/h |
| Autonomia | 25m | 23m | 23m |
| prezzo | 919 euro | 1099 euro | 1399 euro |
La nostra valutazione: ♥♥♥♥♥
Non ci convince del tutto: per essere l’entry level nella famiglia Phantom a nostro avviso costa troppo, ed è troppo limitato come range: 500 metri coincidono con l’area massima che ENAC riconosce per le operazioni specializzate. Ma sono davvero pochi, anche perché sono dichiarati in condizioni ottimali, sul campo è tutto un altro paio di maniche.
La mancanza del vision positioning system lo rende poco adatto all’indoor, e diminuisce la sicurezza globale del sistema.
Pro:
Video a 2,4 GHz
Facilità d’uso
Stabilità in volo e nelle riprese
Contro:
Range eccessivamente limitato
Mancanza del Video Positioning System
Prezzo elevato per essere un entry level









