Una mappa per mostrare le normative droni nel mondo

Soprattutto in occasione dei tradizionali periodi di vacanze, sia estive che invernali, molti piloti professionisti e amatoriali pensano di mettere in valigia il loro drone, portandolo nel Paese straniero che hanno scelto come meta turistica per immortalare al meglio i luoghi suggestivi che hanno intenzione di visitare.

Stabilire se e come si potrà volare col drone nella nazione in cui si intende viaggiare, però, non è certo un compito semplice. Sebbene in alcuni casi i regolamenti nazionali a livelli di blocco continentale (vedi l’Europa) abbiano in programma di diventare il più uniformi possibili, al momento esistono ancora diverse differenze piuttosto marcate che possono rivelarsi delle brutte sorprese se non ci si informa adeguatamente prima. Il discorso è poi ancora più eterogeneo se si amplia il raggio del volo aereo, prendendo in considerazione voli in Paesi più lontani dove, per motivi tecnologici, culturali ed inevitabilmente normativi, far volare il drone è una questione molto diversa.

Un bel quadro generale a livello di globo ce lo offre la mappa realizzata da SurfShark, fornitore di servizi VPN che ha raccolto e catalogato lo scenario mondiale delle diverse normative droni vigenti. Nell’infografica troviamo un planisfero in cui le nazioni sono colorate in base all’approccio della normativa vigente in quel Paese, distinto in sette diverse categorie:

  • Divieto assoluto (Outright ban)
  • Divieto effettivo (Effective ban)
  • Volo con restrizioni, ad esempio registrazione, autorizzazione, etc (Restrictions Apply)
  • Volo esclusivamente VLOS (Visual line of sight required)
  • Volo sperimentale BVLOS (Experimental visual line of sight)
  • Volo senza restrizioni, a patto di volare lontano da aeroporti, proprietà privata, sotto i 150metri di altezza e con droni che pesano meno di 250 grammi (Unrestricted)
  • Assenza di regolamentazione specifica per i droni (No drone-related legislation)

La mappa ha il merito di offrire un quadro d’insieme utile ed immediato per farsi un’idea di come è lo scenario normativo mondiale, non solo a livello di singolo Paese in caso di pianificazione di una vacanza in cui si voglia portare con sé il drone per fare delle riprese, ma anche per rendersi conto di come a livello geo-politico le nazioni più economicamente sviluppate (blocco europeo, Usa e Canada, ma anche Cina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda, ma anche Paesi del Medioriente e alcuni dell’Africa Meridionale) stiano seguendo una direzione comune, sebbene non siano ancora allineati.

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Attenzione, l’infografica (che a questo link potete visionare in modalità estesa da zoomare) non va presa come oro colato, sia perché da un lato le normative in tutto il mondo sono in continua evoluzione, sia perché all’interno “dello stesso colore”, possono esserci dettagli normativi molto diversi. Si tratta insomma di una risorsa che risulta utile più per uno studio o un’analisi di massima che per pianificare un viaggio in un Paese straniero con certezza delle regole.

Per chi volesse approfondire lo studio dietro la mappa, consigliamo di leggere l’articolo (in inglese) che la accompagna.

Se volete, inoltre, potete dare un’occhiata anche al foglio di calcolo Google (disponibile qui) dove sono riportati in tabella, nazione per nazione, i dati raccolti e in alcuni casi anche alcune note specifiche sui singoli regolamenti nazionali, attraverso le quali è possibile recuperare quei piccoli dettagli che per esigenze di rappresentazione grafica sulla mappa sono stati tralasciati dalla  mappa.

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