Droni pilotati in FPV con il regolamento europeo EASA

E’ iniziato da qualche giorno il periodo transitorio nel quale viene applicato ufficialmente il regolamento europeo quello che impropriamente viene definito regolamento EASA sui droni.

Dal 31 dicembre 2020 la fase transazionale che durerà due anni ha portato il mondo dei droni a un livello più alto. I regolamenti europei, perché sono davvero tanti, hanno per un certo verso facilitato alcune operazioni per i droni più leggeri e realizzati secondo precisi standard costruttivi.
Da un altro punto di vista hanno alzato il livello di competenza per i droni più sofisticati, dedicati a operazioni più complesse che confluiranno nelle categorie Specific e Certified.
Tra i valori aggiunti certamente la previsione del volo in BVLOS ovvero oltre la portata visiva del pilota, per il quale serviranno corsi appositi di preparazione presso i Centri di Addestramento riconosciuti da ENAC.

Volo con i droni in FPV finalmente riconosciuto e normato dai regolamenti europei (EASA)

E a proposito di BVLOS che tradotto letteralmente significa Beyond Visual Line of Sight quindi Oltre la linea visuale del pilota, è stato sdoganato anche il volo in FPV First Person View che letteralmente significa vista in prima persona.
Il volo in FPV grazie alla ricezione in tempo reale delle immagini trasmesse a bordo del drone su speciali visori o monitor esterni, permette al pilota remoto di condurre il drone o UAS per usare una terminologia adeguata e coerente al regolamento europeo, come se fosse a bordo del velivolo.

Una passione nata tanto tempo addietro, permettetemi qualche nota autobiografica. Io iniziai a volare in FPV nel 2006 con gli aerei radiocomandati, all’epoca si chiamavano aeromodelli.
Poi sui primi multirotori (droni) nel 2009. Quindi non posso che essere personalmente felice del fatto che finalmente il volo in FPV sia stato ufficialmente riconosciuto a livello europeo.

Cosa dicono i regolamenti europei (EASA) a proposito del volo in FPV

Finita le regressione temporale, il regolamento europeo (UE 2019/947) sancisce  nel
Articolo 4 Categoria «aperta» delle operazioni UAS paragrafo d:

“il pilota remoto mantiene l’aeromobile senza equipaggio in VLOS in qualsiasi momento, tranne in caso di volo in modalità follow me o in caso di utilizzo di un osservatore dell’aeromobile senza equipaggio, come specificato nella parte A dell’allegato;”

 

E poi ancora nell’allegato dal titolo OPERAZIONI UAS NELLE CATEGORIE «APERTA» E «SPECIFICA» PARTE A OPERAZIONI UAS NELLA CATEGORIA «APERTA» nel capitolo UAS.OPEN.060 Responsabilità del pilota remoto al paragrafo 4 :

“4) Ai fini del paragrafo 2, lettera b), i piloti remoti possono essere assistiti da un osservatore dell’aeromobile senza equipaggio, posto al loro fianco, che, mediante l’osservazione visiva senza strumenti dell’aeromobile senza equipaggio, aiuti il pilota remoto ad effettuare il volo in sicurezza. Tra il pilota remoto e l’osservatore dell’aeromobile senza equipaggio deve essere stabilita una comunicazione chiara ed efficace.”

Che tradotto in parole povera specifica che uno UAS o drone che dir si voglia può essere pilotato in FPV anche nelle categoria Open o Limited a patto di avere un osservatore di fianco che tenga costantemente il velivolo sotto la sua linea visuale senza strumenti aggiuntivi (binocoli ecc., ma ammessi occhiali da vista) e che parli con il pilota in caso di pericoli.
E’ concessa una sola eccezione: se il pilota è costretto ad  eseguire un atterraggio di emergenza lontano dalla propria posizione, l’osservatore può utilizzare un binocolo per assistere il pilota nell’eseguire in sicurezza tale atterraggio. [GM1 UAS.OPEN.060(4)]

Giusto ovvio e scontato. nel senso che l’osservatore fornirà quella parte di visuale a 360 gradi che al pilota remoto in FPV per forza di cose manca. Quando si indossano i visori per FPV, essi forniscono una visione solo anteriore, mancando completamente quella posteriore, sopra e sotto al drone, e limitata lateralmente dal angolo di apertura della lente montata sulla telecamera del drone.

Gare organizzate di FPV drone racing e manifestazioni private

Rimangono valide le gare di FPV Drone Racing organizzate da Enti o Associazioni riconosciute da ENAC. – Regolamento (EU) 2019/947 articolo 16 (Operazioni UAS effettuate nell’ambito di club e associazioni di aeromodellismo).
Sono ammesse le gare senza spettatori o per meglio dire persone non coinvolte e direttamente informate, anche in club o associazione private e non riconosciute, ma in questo caso si rientra nell’ambito della normativa prevista per la categoria Open A3.

polizza temporanea assicurazione per lavoro con i droni

Principali differenze tra il volo FPV e quello in BVLOS

Normativamente parlando, al di la delle competenze aggiuntive richieste tra il volo in BVLOS e quello in FPV la vera differenza sta nella portata della linea visuale.
Se in BVLOS o in EVLOS (Extended Visual Line of Sight) il drone può eccedere questi limiti, nel volo in FPV il drone deve sempre rimanere entro il campo visivo dell’osservatore.
Ovviamente come per tutti gli altri droni o UAS, se il volo in FPV non rispetta i requisiti della Open Category passa immediatamente sotto alla classificazione e normativa riguardante la Specific Category.

 

Cosa si domandano in questo momento i piloti di drone FPV

Chiarito questo aspetto normativo cerchiamo di rispondere alle domande che i piloti di drone FPV racing o di FPV Freestyle si pongono negli ultimi giorni.
Essendo queste tipologia di droni in buona parte auto costruiti, anche se molte aziende e produttori li forniscono pre-assemblati e non si esclude che possano in un futuro inglobare il marchio Open CE, come devono essere inquadrati normativamente?

Le build, come le chiamano gli esperti di FPV, ovvero l’assemblaggio di tutti i componenti che alla fine del lavoro di costruzione porteranno come risultato ad avere un drone da FPV sono completamente artigianali o realizzate con componenti separati.

  • Non possono quindi rientrare nelle categorie Open CE perché sprovvisti del marchio.
  • Potenzialmente possono volare comunque nella Open Limited Category se realizzati con un peso complessivo in ordine di volo (MTOT) inferiore a 250 grammi e una velocità di volo orizzontale inferiore a 19 m/s (68,4 Km/h).
  • E potranno continuare a volare nella classe C0 anche dal il 1 gennaio 2023 con l’entrata a pieno regime del regolamento europeo nella sotto categoria A1.
  • Possono invece appartenere alla sotto categoria A3 sia durante il periodo transitorio, quindi dal 31 dicembre 2020 sino al 31 dicembre 2022 sia dopo.
  • I droni dal peso uguale o superiore a 250 grammi e sino a 25 Kg sprovvisti della marcatura CE potranno volare nel rispetto della normativa prevista per la categoria A3
    La categoria A3 prevede che durante il volo sia mantenuta  una distanza orizzontale sicura di almeno 150 metri da zone residenziali, commerciali, industriali o ricreative.

I requisiti per un pilota FPV sono quindi quelli di:

  • Essere in possesso di un attestato di competenza per la categoria A1 e A3 e se il drone ha un peso uguale o maggiore di 250 grammi e e anche se il drone raggiunga o superi una  velocità orizzontale riferita al suolo maggiore di 19 m/s (68,4 Km/h) e ovviamente
  • Essere assicurati come per tutti gli altri droni.
  • Vale anche per loro il rispetto delle limitazioni delle zone di volo come elencate sul portale D-Flight e la
  • Registrazione dell’operatore sul medesimo portale con la applicazione del relativo QR-Code.
  • Rispetto della altrui privacy e
  • Divieto di sorvolo su assembramenti.
  • Distanza massima quella della linea visuale dell’osservatore.
  • Altezza massima 120 metri misurati sul punto più vicino al terreno dal drone o meno se in presenza di altre limitazioni.

Per quanto riguarda il manuale di volo, nella categoria aperta è previsto che sia sufficiente quello fornito dal produttore. In questo caso essendo auto costruiti è presumibile che chi lo ha realizzato sia perfettamente a conoscenza delle prestazioni o dei limiti.
Consigliamo nel caso di stamparne uno auto prodotto in un eccesso di zelo.
E a proposito di un eventuale utilizzo lavorativo del drone pilotato in FPV rientrando nella categoria Open è concesso e non vietato.

[Fonti normative consultate]
regolamento Delegato (UE) 2019/945 pubblicato sulla Gazzetta Europea il 12 marzo 2019
regolamento Esecutivo (UE) 2019/947 pubblicato sulla Gazzetta Europea il 24 maggio 2019
regolamento UAS-IT edizione 1 pubblicato da ENAC il 4 gennaio 2021