L’isola di plastica situata nell’Oceano Pacifico, conosciuta come Great Pacific Garbage Patch (nota anche con la sigla GPGP), è la più imponente “isola di plastica” del mondo, sebbene in realtà sia più corretto parlare di un enorme agglomerato di rifiuti galleggianti che si uniscono e si staccano restando in continuo movimento sull’acqua.
Non è però l’unica isola di rifiuti plastici, perché così come aumenta nelle città del mondo il livello di inquinamento derivante da rifiuti di materiale plastico che non vengono correttamente riciclati, allo stesso modo sono sempre più alte le quantità che finiscono nei mari e che, in virtù delle correnti, si radunano in zone diverse dando origine a nuove “isole di immondizia”. Di seguito ad esempio possiamo notare come nell’oceano Pacifico si contino ormai due isole ben distinte, una ad est e una ad ovest, e una zona di convergenza subtropicale che potrebbe originarne di nuove.

Ultimamente, due delle principali organizzazioni no profit impegnate nella pulizia dei mari dai rifiuti plastici, ossia Oceans Unmanned, Inc. e The Ocean Cleanup, hanno unito le forze in una partnership che permetterà loro di affrontare il loro compito in modo più efficace, poggiando anche su strumenti tecnologici sempre più moderni.
Tra questi, grande importanza rivestiranno i droni anfibi modello Aeromapper Talon della società Aeromao, che verranno utilizzato per raccogliere dati qualitativi e tantissime immagini degli ammassi di detriti, in modo da capire quale sia il sistema migliore per raccogliere i rifiuti in mare e portarli sulla costa per essere riciclati.
Come si vede nel filmato più in basso, si tratta di droni ad ala fissa che, lanciati a mano, sono poi in grado di atterrare anche sull’acqua, ed è proprio questa capacità che sfrutteranno le no profit.
Oceans Unmanned ad esempio lancerà i droni direttamente dalle loro navi per compiere voli di ispezione di circa due ore. Quando le batterie saranno in via di esaurimento, i droni atterreranno direttamente in mare dove saranno raggiunti e recuperato da piccole imbarcazioni. Le immagini raccolte saranno analizzate attraverso un sistema neurale automatico di rilevamento di oggetti, in modo da valutare la migliore strategia per la raccolta sul posto.




