Test di trasporto coi droni su lunga distanza sono fattibili praticamente solo in contesti territoriali ad urbanizzazione parziale o del tutto assente. Ecco perché, negli anni passati, le distese disabitate per centinaia di chilometri presenti in Africa sono stati e sono ancora oggi terreni di prova ideali per i droni di Zipline, che hanno sorvolato savana, deserti e altre aree per consegnare campioni di sangue, farmaci e altri prodotti di prima necessità dalle città principali fino alle popolazioni più remote ed isolate.
Ma territori simili si trovano anche in altre zone del pianeta, persino dove le caratteristiche ambientali sono molto diverse, per non dire del tutto all’opposto, rispetto a quelle del caldo e secco continente africano. Il segreto sta nell’adattare il mezzo di trasporto, in questo caso il drone, modificandolo nel design, nelle dimensioni e nelle performance di cui è capace allo scopo di adattarlo alle condizioni richieste.
In Russia, nei giorni scorsi, un drone dalla forma e dalle dimensioni di un elicottero compatto e affusolato è stato testato come possibile postino aereo allo scopo di consegnare buste delle lettere nel territorio siberiano, dove le infrastrutture come strade e ferrovie scarseggiano e dove peraltro – specie in questa stagione – le condizioni ambientali sono in certi casi molto dispendiose da affrontare o spesso del tutto proibitive per molti tipi di servizi.
Come si vede nel breve video diffuso su Youtube, il drone elicottero SH-350 porta sul muso una scatola a chiusura ermetica che viene utilizzata per il trasporto in sicurezza delle lettere. Una volta assicurato il carico, il drone decolla dallo spiazzo innevato nella cittadina di Salekhard, nel nord della Russia, e si avventura alla volta del luogo di consegna, ossia la città di Aksarka, situata a poco più di 50 km di distanza, anch’essa lungo il fiume Ob’.
Prodotti dalla azienda russa Aeromax, i droni SH-350 possono raggiungere una velocità di quasi 90 km/h, coprire una distanza di 150 km e una capacità totale di carico di circa 100 chilogrammi. Attraverso il loro uso, le Poste russe prevedono non solo di migliorare il servizio offrendo migliori garanzie sulla consegna della posta anche in condizioni ambientali difficili, ma anche di risparmiare sui costi per il trasporto, con un programma che prevede l’attivazione di 10 tratte di servizio nella regione dello Yamal entro il 2024.




