Anche i droni di Sigonella in Ucraina

Alcuni droni Global Hawk della base americana di Sigonella partecipano alle operazioni di intelligence in Ucraina, all’indomani dell’invasione russa.

A quel che sappiamo ora, tutto indica che i droni partiti dalla base siciliana non sono della nostra Aeronautica, ma piuttosto dell’USAF statunitense. Anche se va detto che il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, riferisce all’agenzia Adnkronos che “Siamo coinvolti anche da un punto di vista operativo,  perché i Global Hawk che volano sull’Ucraina partono da Sigonella, l’Italia è una base militare americana in larga parte. Il rischio c’è, è presente e reale”. Timori si sono levati dal territorio attorno alla base:  “Siamo molto preoccupati per la situazione in Ucraina” dice al quotidiano La Repubblica il sindaco di Lentino Rosario Lo Faro e continua “Spero non si arrivi mai all’uso di Sigonella come base militare attiva”.

assicurazione per droni con tutela legale

Dal punto di vista tecnico, il Global Hawk è un monoplano senza pilota mosso da una turboventola Allison Rolls Royce, ha circa 35 metri di apertura alare, pesa quasi 4 tonnellate ed è dotato di un radar ad apertura sintetica (SAR) ad alta risoluzione unita a una immagine elettro-ottica/a infrarossi a lungo raggio. Grazie all’autonomia di 36 ore e la possibilità di  raggiungere i 20 mila metrtoi di quota, può sorvegliare quasi 100 000 chilometri quadrati  di terreno di giorno: un’area oltre 10 volte più grande del territorio della Repubblica Popolare di Doneck e della Repubblica Popolare di Lugansk messe insieme, le due nazioni recentemente riconosciutae dalla Russia. Il costo di ogni esemplare è di oltre 220 milioni di dollari.