Nel 2022 con la progressiva applicazione del regolamento europeo sugli UAS comunemente conosciuti come droni, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2023 salvo eventuale slittamenti, chi vuole operare in questo settore ha già le idee ben chiare.
La categorie Open prevedono un utilizzo dei droni leggeri in contesti operativi a basso rischio come li ha classificati EASA.
In sostanza i droni più leggeri che in futuro avranno la marcatura di classe C0 e C1, e dal peso ridotto sino a 899 grammi potranno volare anche in ambito urbano vicino alle persone, mai sopra gli assembramenti, sempre rispettando le eventuali limitazioni o vincoli esposti dalle Zone Geografiche e presenti sul portale www.d-flight.it che riprende la cartografia ENAV AIP.
Sempre nella Open Category i droni che saranno marcati con la classe C2, potranno sostanzialmente avere privilegi simili, ma un peso superiore e sino a 4Kg.
Le distanze dalle persone saranno maggiori, con un minimo di 50 o 30 metri dalle stesse o con un rapporto di 1:1. Rapporto che vara in base all’altezza del drone.
Abbiamo semplicemente e banalmente delineato il quadro normativo, per dare una idea di quello che sia possibile o non possibile fare nel contesto della Categoria Aperta, in italiano anche definita dai regolamenti europei come Open Category, ma senza entrare troppo nel dettaglio. Nel caso consultare la FAQ del nostro sito questo indirizzo.
Viene da se intuire che gli studi per conseguire gli attestati di competenza A2, ovvero quelli che permetteranno un sorvolo anche urbano, con droni sino a 4 chilogrammi, dovrebbero aver fornito al pilota che li ha conseguiti tutte le informazioni necessarie per tutelare le persone a terra e la navigazione aerea tradizionale.
Inoltre si deve considerare che l’attestato A2, risulta essere un tassello mandatorio per proseguire il percorso formativo verso la Categoria Specific o Specific Category e quindi le competenze necessarie debbono far parte del bagaglio culturale aeronautico del pilota stesso.
In particolare le ultime revisioni delle AMC e GM emesse da EASA il 7 febbraio scorso, prevedono anche il conseguimento di un nuovo attestato STS per le operazioni negli scenari standard di cui le competenze dell’attestato A2 sono parte integrante.
Roma 2 marzo – Questo è stato uno dei principali temi di discussioni del tavolo tecnico riunitosi presso la sala Tamburro di ENAC nel contesto di un Tavolo Tecnico richiesto dell’Ente Aeronautico nazionale.
Presenti le associazioni di categoria: AiDroni, Aopa divisione APR, Assorpas, Dast, Saprai e Dronezine per la stampa di settore.
Con l’occasione Assorpas ha presentata JEDA, una federazione di associazioni europee di cui parlammo qui.
Come sempre corriamo troppo. Andiamo con ordine pubblicando parte delle parole della lettera di invito, giunta nelle sedi delle principali associazioni di categoria del settore e alla stampa specializzata, a firma dell’ingegner Carmela Tripaldi
“Lo scorso 23 dicembre 2021, come noto, è stata pubblicata la Nota Informativa (NI) n. 2021-013 “Attestati di Pilota per Operazioni di UAS e Procedure per le Entità Riconosciute in attuazione del Reg. (UE) 2019/947 […] Pertanto, alla luce dell’evoluzione del nuovo quadro normativo europeo, l’ENAC ritiene opportuno continuare il rapporto di condivisione della tematiche relative
alla formazione dei piloti UAS attraverso il citato “Tavolo Tecnico” che nel 2019 rappresentò un fondamentale foro di confronto ed approfondimento per l’Autorità, gli operatori e gli organi di stampa operanti nel settore UAS.”
Prime impressioni sul Tavolo Tecnico
Vogliamo qui di seguito riportare le nostre impressioni sull’inizio della sessioni dei lavori del Tavolo Tecnico.
Ad accoglierci in rappresentanza di ENAC la UAS Unit composta dall’ing. Mario Lorenzini, dal colonnello Elio Volpari, dal colonnello Luigi Levante e dal colonnello Livio Generali. Quasi tutti provenienti dalla Aeronautica Militare e attualmente ispettori di volo per l’Ente.
Curriculum e competenze di alto livello che non hanno impedito di iniziare il confronto in una clima cordiale, sereno e molto umano.
Le slides presentate nel corso della riunione della durata di quasi 3 ore, hanno sostanzialmente messo in chiaro, quali siano i requisiti per le UAS RE, ovvero gli ex Centri di Addestramento che ora saranno designati ad essere Recognized Entities. Ossia Entità Riconosciute dall’Ente Nazionale Aviazione Civile.
In poche parole diventeranno una estensione territoriale dell’Ente, una volta che avranno completato il processo di riconoscimento e ricevute le relative autorizzazioni per operare.
Criticità nell’adempimento dei moduli e richiesta di collaborazione agli intervenuti
A tal proposito il giovane colonnello Generali, evidenziava il problema per cui i moduli di richiesta di adesione, debbano essere compilati con precisione e rispettando gli schemi predefiniti, al fine di velocizzare le risposte e facilitare il lavoro umano di chi effettivamente deve controllarle.
Questa raccomandazione vale per tutti i tipi di richieste autorizzative, in qualsiasi ambito ed è rivolta anche agli operatori che effettuino richiesta di operazioni in Categoria Specific.
L”ingegner Carmela ripaldi, intervenuta in video conferenza, con sincerità ha ammesso che i server e i sistemi informatici di ENAC non fossero pronti a un “assalto” di migliaia di piloti giornalieri in attesa di convertire il proprio attestato.
Si riferiva naturalmente al caso della mancata conversione degli attestati A1-A3, ora prorogata sino a giugno 2022.
Il colonnello Volpari nome noto ai lettori di Dronezine, che lo hanno potuto vedere come ospite in alcune dirette streaming, ha enunciato come molta franchezza, ma anche determinazione, di come sia necessaria una collaborazione tra gli attori e gli stakeholders di categoria, data la mancanza cronica di personale dedicato al settore UAS e droni.
Sicuramente ENAC avrebbe potuto essere più incisiva sulla comunicazione istituzionale, ma anche i piloti devono essere più presenti in un contesto normativo in rapida evoluzione
A questo proposito, noi di Dronezine, ci sentiamo di spendere due parole per cercare di spiegare che le esigenze dei singoli piloti, che sono importantissime senza ombra di dubbio, al fine di poter volare nella legalità, devono anche essere combinate a un interesse e ad una partecipazione attiva da parte degli stessi agli eventuali cambiamenti normativi.
ENAC certamente pubblica con tempestività il calendario di tutti gli adempimenti. Noi come Dronezine tramite la nostra rivista, tramite il nostro blog, tramite i nostri social network Facebook e Twitter, Instagram e tramite il nostro canale Youtube, facciamo il massimo per riportare le notizie ufficiali dell’Ente.
Nelle ultime settimane abbiamo persino inviato una newsletter a oltre 50.000 indirizzi.
Ma occorre anche una partecipazione attiva da parte di coloro che per hobby o per lavoro, sono interessati al mondo degli UAS o droni che dir si voglia.
Ci troviamo in un contesto di transizione provenendo dal vecchio regolamento nazionale e l’adozione di quelli europei già in atto dal 30 dicembre 2020.
Molti passaggi sono definiti in alcuni articoli del 947/2019, ma le linee guida o AMC sono mutevoli e rapide nei cambiamenti.
Ci raccomandiamo quindi di dare una occhiata almeno una volta al mese, ai principali siti istituzionali, quello dell’Ente Nazionale Aviazione Civile in primo luogo e ovviamente anche quelli relativi alla stampa specializzata.
Cosa è stato deciso nel Tavolo Tecnico?
Potremmo con questo articolo entrare nel dettaglio dei vari passi necessari che in tempi non brevissimi – nostra impressione ndr – daranno ai piloti italiani, la possibilità di conseguire le prime formazioni per la categoria Specific, che comprendono gli:
• Scenari Standard Nazionali, validi sino al 2 dicembre 2023. Che data strana vero? Anche ieri sono state rese battute e frecciatine circa questa anomala scadenza.
• Scenari Standard Europei
• Varie Abilitazioni Specific che comprenderanno certamente anche il volo in BVLOS.
• Una maggiore standardizzazione e semplificazione nelle procedure tra le RE e l’ENAC
• La revisione di alcune modalità dell’esame OPEN A2
E’ stata posta molta attenzione anche ai vari corsi propedeutici, passateci il termine, quali il corso CRM quello per la Fonia Aeronautica e in ultimo per il corso SORA, per i quali, lo ricordiamo non è previsto alcun esame.
Corsi che saranno utili in caso di colloquio telefonico ad esempio con i responsabili delle torri di controllo del traffico aereo, nel caso in cui sia necessario un coordinamento tra il volo degli UAS e l’aviazione generale.
Allo stesso modo il CRM (leggero) passateci il termine, diventerà utile, nelle operazioni Specific nelle quali si debbano coordinare il o i piloti con gli osservatori e altro personale a terra utile a far svolgere l’operazione in sicurezza.
Per quanto riguarda il SORA, rappresenterà il “linguaggio” utilizzato nelle dichiarazioni per la mitigazione dei rischi per le operazioni con gli UAS.
Le prossime riunioni del Tavolo Tecnico si svolgeranno appena possibile e con cadenze prestabilite. Auguriamo a tutti i partecipanti un buon lavoro.