Droni italiani: il Governo annulla la vendita di Alpi Aviation ai cinesi

Nella giornata di ieri il Consiglio dei ministri ha deciso di annullare la vendita del 2018 della società di droni militari Alpi Aviation alla Mars Information Technology, società con sede a Hong Kong e riconducibile ad aziende di stato cinesi.

Il provvedimento segue le indagini scattate lo scorso autunno, quando l’operazione finanziaria destò l’interesse della Guardia di Finanza di Pordenone in quanto presentava gli estremi per la violazione del “Golden Power”, che ha lo scopo di salvaguardare gli assetti proprietari delle società operanti in settori reputati strategici e di interesse nazionale. In quell’occasione furono denunciati 6 manager, 3 italiani e 3 cinesi, perché – come riporta Corriere.it“il subentro, rispetto all’originaria proprietà italiana, era stato perfezionato in modo da non far emergere il nuovo socio, con ritardi nelle comunicazioni amministrative e omettendo di informare preventivamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’ acquisto della maggioranza dell’azienda, violando dunque la «Golden Power» che attribuisce speciali poteri alle autorità italiane sugli assetti di realtà strategiche in vari settori”.  

polizza temporanea assicurazione per lavoro con i droni

Il sospetto, a quanto pare poi confermato dalle indagini della Guardia di Finanza, era quello che dietro l’apparente investimento della società cinese nell’acquisizione di Alpi Aviation, che produce droni militari, aeromobili e veicoli spaziali anche per conto delle forze armate del nostro Paese, si nascondesse in realtà il tentativo della Cina di entrare in possesso di know-how tecnologico e militare, intento che sarebbe stato raggiunto attraverso il trasferimento della struttura produttivo di Alpi Aviation nella città di Wuxi, situata vicino Shanghai, che rappresenta un polo di sviluppo di tecnologie avanzate e intelligenza artificiale.

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