Kitekraft, il drone aquilone per generare energia eolica aerea

Potrebbe esserci all’orizzonte una rivoluzione nel modo in cui produciamo energia eolica: un nuovo modo di imbrigliare l’energia del vento a costi molto più bassi, non più attraverso mastodontiche strutture di metallo con grandi pale, bensì dei multicotteri mandati in quota e ancorati a terra con un lungo e resistente cavo, come fossero degli aquiloni.

È questa l’idea della startup tedesca Kitekraft, che lavora ad una tecnologia altamente innovativa e ancora ad uno stadio iniziale, che mira a produrre energia elettrica utilizzando un “drone aquilone” in grado di decollare e sostare in quota disegnando degli “8” per raccogliere il vento grazie alle sue turbine, inviando a terra l’elettricità attraverso il cavo che funge anche da ancoraggio. Se serve, come ad esempio in caso dell’assenza di vento o il manifestarsi condizioni meteo estreme, può anche atterrare per mettersi al riparo all’interno della base a terra, diventando – rispetto alle torri eoliche tradizionali – praticamente invisibile.

Come vola Kitekraft

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La struttura a traliccio, che include due ali in alluminio estruso con numerosi superfici di controllo, è stata scelta in base al rapporto tra solidità e peso del telaio. Gli otto rotori fungono da comuni motori nelle fasi di decollo e atterraggio, ma, una volta in quota (al momento i test si sono spinti fino a circa 300 metri di altezza), la loro funzione cambia radicalmente e, invece di consumare energia, si trasformano in generatori, imbrigliando il vento che trasformano in energia elettrica e che viene inviata a terra lungo il cavo di ancoraggio

Vantaggi

Il principale vantaggio di questa tecnologia è quello di richiedere fino a 10 volte meno materiali rispetto alle tradizionali turbine eoliche, perché non c’è bisogno di costruire enormi strutture per raggiungere le altezze più proficue per la raccolta di energia, e questo aspetto rende l’eolico aereo anche meno impattante dal punto di vista ambientale. Secondo uno studio prodotto l’anno scorso da Airborne Wind Europe, un impianto eolico da 50 megawatt basato sulla tecnologia dei droni aquiloni utilizzerebbe in 20 anni 913 tonnellate di materiale contro le 2868 tonnellate richieste da un tipico parco di torri eoliche. In particolare, i prototipi di Kitekraft sono prodotti utilizzando principalmente alluminio, una risorsa più facile da riciclare rispetto al mix di acciaio e plastica rinforzata con fibra di carbonio o vetro che attualmente costituisce i comuni impianti. Inoltre, con questo sistema, è possibile imbrigliare il vento anche nelle zone sotto le quali il terreno rende difficile l’installazione di un impianto eolico tradizionale.

Come dicevamo, però, il tutto è ancora alla fase iniziale e quindi è ancora presto per dire se una soluzione così innovativa e sicuramente molto interessante riuscirà ad avere successo su larga scala.

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