Una delle sfide più importanti che la tecnologia dei droni è chiamata a risolvere nell’ambito dello sviluppo degli innovativi servizi di trasporto aereo di merci e passeggeri nelle nostre città di domani è senza dubbio rappresentata dal rumore (potete approfondire leggendo “Rumore: la grande sfida dei droni nella Mobilità Aerea Urbana di domani”).
Sotto questo aspetto, sono molto interessanti i risultati che sta ottenendo Undefined Technologies, una startup americana con sede in Florida che lavora da anni a un progetto di drone davvero particolare, che vola non grazie alla spinta delle tradizionali eliche, ma sfruttando la propulsione ionica, ossia una spinta che deriva dall’accelerazione di molecole ionizzate, fenomeno che può essere ottenuto utilizzando forze elettrostatiche o anche elettromagnetiche.
Giorni fa, attraverso un post sul suo sito ufficiale, Undefined Technologies ha presentato il nuovo design del suo prototipo, chiamato Silent Ventus. Come è evidente dal nome, l’ambizione di questo drone è di essere super silenzioso grazie all’assenza di parti in movimento. I test effettuati negli ultimi due anni, in questo senso, hanno offerto risultati incoraggianti, in quanto il team è passato dai 90 dB del primo volo (durato appena 25 secondi) agli 85 decibel del secondo (durato 2 minuti e mezzo). Se consideriamo che il livello di rumorosità di un drone commerciale si attesta in un range che va dagli 85 ai 96 dB, è evidente come la strada della startup sia quella corretta.
L’obiettivo di Undefined Technologies è però quello di abbassare ancora di molto il rumore prodotto dal suo drone, scendendo addirittura al di sotto dei 70 decibel e rendendo quindi il fastidio per le orecchie umane paragonabile a quello di una strada trafficata. Attenzione però, perché il paragone coi piccoli droni non regge, in quanto quelli che dovranno essere il più silenziosi possibili per i cittadini saranno dei droni sufficientemente grandi e potenti per trasportare merci o persone.
Non si tratta quindi solo di un problema di percezione, ma anche di normativa. Il regolamento europeo infatti stabilisce che i droni oltre che a rispettare la altrui privacy, debbano avere anche un livello di emissioni sonore contenute.




