Ieri EASA, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea, ha pubblicato la prima bozza di regole che riguardano il volo dei droni taxi nelle città, un documento che rappresenta la prima proposta di norme a livello globale su questo argomento.
Il nuovo disegno normativo, che contiene circa 300 pagine ed è liberamente visionabile da questo link del sito ufficiale, è aperto alla consultazione pubblica fino al 30 settembre 2022 e affronta gli aspetti tecnici della aeronavigabilità, delle operazioni aeree, delle licenze dell’equipaggio e delle regole dell’aria, ambiti che vanno a quindi ad integrare e completare l’attuale materiale normativo europeo già esistente per le operazioni UAS, il sistema di gestione del traffico unmanned conosciuto in Europa come U-space, la certificazione degli aeromobili a decollo e atterraggio verticale (VTOL) e anche le linee guida EASA sulla progettazione dei vertiporti.
“Con questo, l’EASA diventa il primo regolatore dell’aviazione al mondo a rilasciare un quadro normativo completo per le operazioni di aeromobili compatibili con VTOL, che offriranno taxi aereo e servizi simili”, ha affermato il direttore esecutivo dell’EASA Patrick Ky. “La pubblicazione rafforza la leadership che l’EASA sta dimostrando in questo settore dell’innovazione. Allo stesso tempo, abbiamo fatto del nostro meglio per affrontare le preoccupazioni generali della società e le aspettative dei cittadini dell’UE in materia di sicurezza, protezione, privacy, ambiente e rumore”.
I produttori europei hanno comunicato ad EASA che nei prossimi anni saranno pronti per la certificazione degli aeromobili VTOL, velivoli che consentiranno nuove concezioni di mobilità aerea nel quadro dell’iniziativa “Smart, green e digital” guidata dalla Commissione Europea. Le ultime proposte dell’EASA stabiliranno un insieme di regole armonizzate a livello europeo per questa nuova mobilità aerea di persone e merci.
Sempre sul sito ufficiale si legge che l’obiettivo generale è quello di favorire lo sviluppo di un nuovo ecosistema per la Mobilità Aerea Urbana (UAM), per raggiungere l’integrazione sicura delle operazioni di UAS certificati e velivoli con capacità VTOL in Europa, e per consentire agli operatori di volare con aeromobili VTOL nel cielo unico europeo.
E gli aeromobili VTOL Unmanned?
Nello sviluppare le sue proposte per le nuove regole per i differenti tipi di operazioni e progetti di aeromobili, EASA applica un approccio passo dopo passo che è allineato strettamente con lo sviluppo effettivo del settore. Ecco perché alcuni sviluppi futuri (ad esempio gli aeromobili VTOL senza pilota a bordo) non sono ancora interessati da questa proposta, ma saranno affrontati da EASA mediante proposte specifiche quando necessario, e in linea col progresso tecnologico.



