Piloti di droni in Open Category, quali mappe devono consultare per volare in regola?

Una questione spesso dibattuta riguarda la fonte da consultare per poter pilotare in drone in sicurezza e nel rispetto di eventuali limitazioni o divieti presenti sul territorio italiano.
Spesso su queste pagine abbiamo discusso circa tale problema anche con la consulenza del nostro legale.

Leggete anche: [Volare con legalmente con i droni sui Parchi, ma se D-Flight non riporta tutte le informazioni di chi è la colpa?]

Dove possono e devono cercare i piloti le limitazioni al volo con i droni?

L’antefatto: il regolamento europeo prevede che tutti gli operatori e i piloti di droni debbano poter trovare in un formato digitale di facile consultazione, tutta la cartografia con le zone di accesso e le limitazioni o i divieti per poter volare con i droni o UAS.
In Italia il portale D-flight.it è stato designato da ENAC all’interno del regolamento italiano UAS-IT del 4 gennaio 2021.
Fino a qui la questione parrebbe semplice, tutti gli operatori si possono registrare gratuitamente sul portale online gestito dalla azienda D-flight, compartecipata tra l’altro da ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo), Leonardo e Telespazio e infine consultare le mappe con la rappresentazione della zone geografiche.

Responsabilità della cartografia di chi sono?

Tuttavia, sul sito www.d-flight.it subito dopo la prima connessione e una volta inserite le proprie credenziali, compare un bel disclaimer rettangolare di colore arancione che recita che le informazioni riportate vengono messe a disposizione dell’utenza così come sono senza garanzia di accuratezze e completezza.

immagine di disclaimer dflightSe si procede nella navigazione e si controlla una Zona Geografica UAS, ovvero una area il cui spazio aereo è riservato a parzialmente limitato con tempistiche o altezze dal suolo, molto spesso viene riportato un altro avvertimento che rimanda alla consultazione della cartografia AIP.
La cartografia Aeronautical Information Pubblication è presente e scaricabile gratuitamente previa registrazione sul portale di ENAV.
[Leggi anche come consultare la cartografia AIP]

In poche parole e semplificando al massimo, un operatore o un pilota di UAS, cioè un drone che vola nella categoria Open, deve consultare la cartografia presente su D-flight.it e poi se richiesto, deve approfondire sul portale di ENAV consultando le AIP.

 

immagine di dflight consultare aipSi capisce bene che la consultazione elettronica in un formato digitale unico, come previsto dal regolamento europeo, è tutto fuorché semplice e fruibile.
Inoltre le indicazioni presenti nelle ENR, contenute all’interno di AIP, utilizzano acronimi ed abbreviazioni di tipo aeronautico, dato che tale mappe sono dedicate agli utilizzatori dello spazio aereo manned che hanno tutta altre competenze e responsabilità.

 

banner pubblicitario personal drones dji mini 5 pro

 

 

 

La risposta di ENAC con una interpretazione autentica del regolamento

Gianfranco C. un nostro affezionato lettore ha deciso di approfondire la vicenda interrogando direttamente i dirigenti dell’Ente Nazionale Aviazione Civile, chiedendo di voler fornire l’interpretazione autentica di quanto disposto con il proprio regolamento Uas It al citato comma 4 dell’art 28.
L’autorithy nazionale italiana con una pec a firma del ing. Fabio Nicolai si è espressa molto chiaramente in tal senso, spiegando bene che i piloti e operatori nella categoria Open devono consultare e trovare tutte le informazioni relative a divieti e limitazioni solo ed esclusivamente sul portale D-flight.it
Rimangono comunque in carico agli operatori e piloti nella categoria Aperta, consultare eventuali limitazioni provenienti da motivi di Ordine Pubblico e Sicurezza.

immagine di photo 5970033026119350049 y

immagine di enac dfight aip 1