Drone DJI Mavic 3 Classic recensione

Sempre molto frizzante e attiva DJI, l’azienda asiatica diventata leader di mercato nel settore droni. Sforna nuovi prodotti con cadenze sempre più ravvicinate e alle volte, oltre a mettere in difficoltà le finanze degli appassionati o dei professionisti, si fa concorrenza da sola.

Non è la prima volta infatti, che il produttore con sede a Shenzen in Cina introduce nel proprio catalogo di droni un nuovo modello che si frappone tra due droni simili e altrettanto recenti, ma con differenze di prezzo non consistenti.

Parliamo dell’ultima uscita della serie Mavic, ovvero il Mavic 3 Classic, che dovrebbe essere una versione leggermente meno costosa rispetto al Mavic 3 standard. Rispetto alla versione Cine, dedicata ovviamente a un pubblico di operatori professionali, il gap economico è consistente, ma non dipende certo dal prezzo del Mavic 3 Classic.

Mavic 3 Classic Unboxing e prime impressioni

Il Mavic 3 Classic da noi testato è la versione stand alone. Quindi senza borsa di trasporto, senza batterie aggiuntive o basette per la ricarica multipla.

Appena estratto dalla confezione, non possiamo non notare come sia effettivamente cambiata la speciale protezione per il gimbal e le eliche al fine di prevenire danni durante il trasporto.

Sono cambiati sia i materiali, sia la forma. Ora è un misto di gomma tenera e plastica dura, con cinghie in tessuto. Una speciale “museruola”, passateci il termine scherzoso e amichevole, con la quale il Mavic 3 Classic non abbisogna più di quegli antiestetici e poco pratici accessori in plastica trasparente che andavano applicati nei pressi del gimbal e video camera anteriore.

Marcatura Open C1

Appena sollevato e dopo aver tolto con attenzione l’imbragatura, ci si rende conto che il drone pesa intorno ai 900 grammi (per l’esattezza 895 grammi leggendo i dati di targa), un aspetto che lo pone a pieno titolo, grazie anche alla marcatura di classe Open C1, tra i primi modelli in commercio a poter essere utilizzato anche dal 1 gennaio 2024.

La versione che abbiamo provato era una “demo unit not for sale”, che tradotto significa che non è destinata alla vendita e non riportava in alcun modo sullo chassis del drone alcun riferimento circa la classe C1.
In compenso, nella confezione del drone stesso, era presente il classico simbolo, senza il quale molti droni da fine dicembre 2023 potranno volare solo in spazi aperti, lontano da persone e case, ad almeno 150 metri di distanza, come prevede il regolamento europeo per la sotto categoria A3.

immagine di marcatura ci mavic 3 classic w

Fotocamera e videocamera

Una altra grande differenza che salta subito all’occhio, rispetto alla precedente versione di Mavic 3, è la video/fotocamera che, nella parte superiore, non ha più la seconda camera tele destinata ad effettuare riprese ed ingrandimenti ottici.

Ecco allora spiegata la (ridotta) differenza di prezzo tra la versione Classic e quella Standard, che deriva certamente dall’aver installato una camera sicuramente molto buona (parliamo di un sensore 4/3, quindi maggiore di 1 pollice), ma senza la seconda videocamera.

immagine di camera dji mavic 3 classic DSC02246

In sostanza, chi non necessita di avere ingrandimenti di un certo tipo, potrà accontentarsi dello zoom digitale e godere comunque di una ottima videocamera, capace di registrare sino a 5,1k a 60 fps o a 4k sino a 120 fps.
Un range davvero molto importante che, assieme ai profili colore normale, HLG e DLOG, con un transfer rate che arriva a 200Mbs, alza di molto il livello qualitativo di questa camera.

Sul comparto fotografico, ricordiamo che abbiamo un sensore da 20 Mpx effettivi, con bracketing automatico e soprattutto diaframma regolabile in apertura da f2,8 a f11. Il formato delle foto restituite, oltre al classico jpg compresso, comprende anche il DNG o RAW.

Dal momento che i sensori fotografici sono quasi uguali, 1 pollice per il “vecchio”, ma sempre valido AIR 2S e 1,33 (4/3) pollici per il neo nato Mavic 3 Classic, ci siamo permessi di effettuare una piccola prova comparativa tra il Mavic 3 Classic e l’Air 2S.
Il risultato lo si può vedere in questo video pubblicato sul nostro canale Youtube, sul quale peraltro vi invitiamo ad iscrivervi per vedere tutte le nostre attività su quella piattaforma.

Come vola il Mavic 3 Classic
immagine di DSC02262 camera mavic 3 classic

Le prime veloci prove effettuate all’esterno, purtroppo svolte in una giornata autunnale tipica di novembre, quindi con una luce diffusa e in una giornata tendente alla nebbia, hanno riscontrato una stabilità eccellente del Mavic 3 Classic. Su questo a dire il vero non ci saremmo aspettati nulla di diverso e come sempre DJI mette in campo la sua decennale esperienza, di centraline di controllo del volo e gimbal.

Il volo del drone è molto reattivo e, anche nella modalità standard, ha una discreta velocità. Tanto è vero che qualche persona che ha assistito alla prova ha pensato che fosse in Sport Mode. A tal proposito, nella modalità sportiva abbiamo raggiunto la velocità massima di 68 Km/h.

Sempre in occasione del test, abbiamo provato la modalità Active Track, facendoci inseguire durante un corsetta leggera con qualche scatto a sinistra e a destra e il Mavic 3 Classic ci ha sempre seguito senza esitazioni e a debita distanza. La prova è stata eseguita sia con il drone che ci tallonava da dietro, sia lateralmente. Ricordiamo che questa ultima modalità è possibile svolgerla in discreta sicurezza solo per il fatto che il Mavic 3 possiede i sensori laterali. Con UAS o droni senza sensori occorre sempre ispezionare bene l’ambiente circostante, ma è una buona prassi controllare l’area di volo, anche con droni equipaggiati di sensori per il rilevamento degli ostacoli.

A proposito di impedimenti, abbiamo testato anche il rilevamento ostacoli, che prevede 3 diverse modalità di uso:

  • Ferma: se il Mavic 3 rileva un intralcio sul suo percorso, si ferma
  • Evitamento: il Mavic 3 cerca una traiettoria libera e prosegue nella sua direzione
  • Evitamento Elegante: si comporta evitando l’impedimento, ma scegliendo un movimento di scarto più delicato ed elegante.

Potrebbe far sorridere, ma in effetti abbiamo riscontrato come il microprocessore, unito alla camere per il rilevamento anteriori, faccia un ottimo lavoro e il drone eviti gli ostacoli, con grazia. Molto utile per un certo tipo di riprese.

Conclusioni

Concludendo, riteniamo il drone DJI Mavic 3 Classic sia un ottimo UAS, con una ottima videocamera ben stabilizzata e un comportamento di volo in pieno stile DJI: sicuro e collaudato.

Un altro vero vantaggio è la presenza della marcatura di classe C1, che renderà il suo volo possibile, sin da subito, anche in ambito cittadino, vicino alle persone, possibilmente non sorvolandole, ma nel caso capitasse, evitando di sostare sopra alle stesse e spostandosi il più velocemente possibile. Tutto questo nonostante il suo peso risulti superiore ai 499 grammi previsto dalla attuale normativa temporanea, come previsto dall’articolo 22 del regolamento europeo 947/2019 e successive modificazioni.

Non abbiamo testato le Mastershot e altre funzionalità di volo pre-programmate, perché già provate nelle precedenti versioni di Mavic 3. [Leggi anche gli altri articoli sul Mavic 3]

Prezzi e opzioni di acquisto

Se proprio vogliamo trovare un difetto al Mavic 3 Classic è inerente al prezzo di listino per la versione solo drone che costa al pubblico euro 1509 e il suo relativo posizionamento all’interno dell’offerta di gamma dei prodotti DJI.

Visto che siamo in argomento prezzi, dobbiamo invece spezzare una lancia in favore della nuova politica di marketing del produttore asiatico, relativa alla possibilità di vendere i droni di nuova concezione, lasciando scegliere all’acquirente quale versione comprare, scegliendo ad esempio:

  • solo il drone
  • il drone con il radiocomando standard RC-N1
  • il drone con il nuovo controller DJI RC, con display integrato.

In questo ultimo caso il prezzo sale a 1759 euro. Che non è poco, ma se non avete già a disposizione il radiocomando DJI RC, è una combinazione che vi consigliamo sicuramente.
I più esigenti invece, potranno decidere di acquistare il solo drone e abbinarlo magari al controller DC RC PRO, per il quale però servono altri 1000 euro.

Vi lasciamo qualche link per l’acquisto del drone DJI Mavic 3 Classic presso gli store fisici di Milano e Roma oppure online sul dji-store.it
Ovviamente il drone è acquistabile presso un qualsiasi altro rivenditore autorizzato.

Video recensione

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