Come riporta il sito La Provincia – Cremona, nei giorni scorsi i Carabinieri della Forestale di Cremona, guidati dal colonnello Alberto Ricci e coadiuvati da personale della Polizia provinciale, hanno scoperto un danno ambientale ai danni di un’area demaniale appartenente alla Riserva della biosfera MaB Unesco «Po Grande». Nello specifico, un bosco situato all’interno di un’area boschiva della golena casalasca è stato tagliato a raso senza alcuna autorizzazione paesaggistica.
Fondamentale per scoprire l’illecito (segnalato da un cittadino virtuoso) e determinare la sua gravità, è stato l’uso da parte dei carabinieri forestali di un drone spia, i cui rilievi hanno anche permesso in seguito di determinare l’estensione dell’area disboscata, che ammonta a 16.300 metri quadrati. Il responsabile verrà quindi denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di taglio raso in bosco in assenza di autorizzazione paesaggistica e deturpamento di bellezze naturali, al quale si aggiungono anche due piste forestali abusive realizzate nel bosco adiacente allo scopo di trasportare via il legname.
Oltre all’estensione dell’area oggetto dell’abuso e alla modalità innovativa a mezzo drone con la quale l’illecito è stato scoperto, quanto accaduto appare ancor più rilevante per via delle caratteristiche dell’area, ora abbandonata da dieci anni e in corso di spontanea rinaturalizzazione dopo essere stata sfruttata per lo sfruttamento per la coltivazione del pioppo, che risulta di particolare interesse in quanto inserita nella R.E.R. (Rete Ecologica Regionale) oltre ad esser parte del corridoio ecologico primario “Fiume Po” in quanto elemento di primo livello compreso nelle aree prioritarie per la biodiversità ospitando numerosi “elementi focali”, fra cui 22 specie o sottospecie endemiche, 13 specie inserite nella Lista Rossa IUCN, 33 specie inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli, 40 specie inserite negli allegati II, IV e V della Direttiva Habitat e 2 habitat prioritari secondo la Direttiva Habitat.