Non si arrestano le novità in casa DJI, a conferma di una primavera mai così ricca sotto il profilo dei prodotti presentati. Dopo l’Inpsire 3 e il Mavic 3 Pro, il colosso cinese ha deciso di “sfornare” DJI Dock, una soluzione ad alta tecnologia per la sicurezza e la sorveglianza di aree sensibili.
Cos’è DJI Dock
Valentino Bertolini, direttore marketing di Nital (l’azienda italiana che cura la distribuzione esclusiva in Italia dei prodotti DJI Enterprise) spiega che DJI Dock “È una base station per droni Matrice 30, che permette di programmare e svolgere in maniera automatica diversi profili di missione per ispezioni, controlli e soccorsi anche in luoghi remoti o pericolosi. È una soluzione di tipo professionale, che può fornire soluzioni efficaci per la sicurezza in ambito istituzionale e militare, ma anche per il mercato industriale civile”.
Potendo contare su una stazione di base, è possibile fornire una risposta immediata e h24 per quanto riguarda il monitoraggio con drone di luoghi sensibili, come ad esempio caserme e depositi militari, oppure siti strategici come strutture di telecomunicazione, centrali elettriche e aeroporti.

Proprio per via della sua vocazione alla sorveglianza e alla sicurezza, DJI Dock è stato presentato ufficialmente nei giorni scorsi a Roma, durante un evento a cui hanno partecipato rappresentanti di Forze dell’Ordine e Corpi Armati dello Stato, oltre ad esperti e professionisti nel settore della sicurezza civile e militare, mentre una seconda e più generale presentazione ad aziende non istituzionali e ai media è stato presentato il 17 maggio in occasione di un evento privato nei pressi di Milano.
Come funziona
Il sistema “DJI Dock” è una piattaforma completa composta da due elementi:
- la BASE STATION in sé, ossia una piattaforma robotica automatizzata di dimensioni relativamente compatte che misura 800×885×1065cm (BxAxH) e occupa una superficie inferiore a 1 mq, mentre il peso è inferiore a 105 kg: caratteristiche che rendono DJI Dock facilmente trasportabile ed installabile. Per quanto riguarda l’operatività, la piattaforma è in grado di operare h24, sia di giorno che di notte, anche in presenza di condizioni meteorologiche difficili, mentre il range operativo in base alla temperatura va da -35 a +50°C. DJI Dock funge principalmente da ricovero e da base di ricarica per un drone modello “DJI Matrice 30”, che può alloggiare al suo interno e ricaricarsi in appena 25 minuti grazie al sistema di raffreddamento TEC, ma la base station è anche dotata di una fotocamera grandangolare di sicurezza a cui è possibile aggiungere una camera termica, una stazione meteo integrata, un vano per una scheda di connessione LTE 10, un’antenna interna omnidirezionale, un modulo RTK per il geoposizionamento e un vano di espansione Edge Computing che consente la pre-elaborazione di file multimediali;
- il DRONE DJI MATRICE 30, in versione “M30” o “M30T”, che vanta un’autonomia di volo di 40 minuti, un range di controllo massimo di 7 km, ed è dotato di sofisticate telecamere nel visibile e nell’infrarosso con ottiche grandangolari, zoom e telemetro laser. Le missioni del drone possono essere programmate tramite il software di gestione basato su cloud “DJI FlightHub 2” o, in alternativa, tramite l’utilizzo di software terzi.





