Nuovo caso di drone irregolare sequestrato a Roma. Anche questa volta, ad essere teatro dell’intervento delle forze dell’ordine è stata l’area archeologica del Colosseo, presa d’assalto ogni anno da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo e anche per questo statisticamente molto esposta al rischio che qualcuno di essi pensi di poter volare lì col drone, nonostante sia una no fly zone e nonostante i relativi cartelli che compaiono per strada.
Questa volta però, a differenza del solito scenario, la persona fermata dai caschi bianchi del gruppo Spe (sicurezza pubblica emergenziale) non è stato un turista straniero, bensì – come riporta RomaToday – un 32enne italiano.
Nell’articolo della testata romana viene specificato che il pilota non era in possesso del patentino, ma questo dettaglio avrebbe senso solo nel caso in cui volasse con un drone dal peso superiore a 250 grammi. Siccome il modello del drone non viene però riportato dalla fonte, va presa come un’informazione di contorno.

Più importante in questo caso è ribadire che volare nel centro di Roma e in particolare nella zona del Colosseo, che è una no fly zone (ben visibile il rosso sul portale di riferimento d-flight), richiede specifiche autorizzazioni e il pilota in questione non ne era in possesso. Per questo, dopo il sequestro del mezzo, il pilota è stato deferito all’autorità giudiziaria.