Droni in classe C0 gli inoffensivi sotto i 250 grammi

Con la piena applicazione dal 1 gennaio 2024 dei regolamenti europei prescritti da EASA e in vigore su tutti e 27 gli Stati Membri aderenti, i droni di classe C0 avranno una discreta libertà di movimento o meglio di volo rispetto alle classi superiori.

Andiamo con calma a partiamo dall’inizio, con una giusta e doverosa precisazione. L’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea, il cui acronimo è EASA per l’appunto, sin dal 2018 ha iniziato a stilare quelli che sarebbero diventati i Regolamenti sull’uso dei droni.

Il regolamento europeo sui droni: dal 1 gennaio 2024 si parte davvero

Ha quindi classificato i droni presenti all’epoca e quelli futuri sulla base dei rischi connessi ad essi, suddividendoli in base al peso e alle loro caratteristiche costruttive.

Nel periodo transitorio iniziato dal gennaio 2020 sino al 31 dicembre 2023, è stato possibile veder volare i droni suddivisi in base al loro peso e quindi rientranti più o meno nella Categoria Open e facenti parte della famosa Limited Open Category.
Dal 1 gennaio 2024 i droni marcati con la classe C0 avranno alcune facilitazioni ed alcuni limiti (nessun patentino, ma altezza massima 120 metri dal punto di decollo) oltre al rispetto delle zone geografiche UAS che stabiliscono norme e procedure per l’accesso o il divieto di sorvolo dei droni; la possibilità di sorvolare persone non informate e non coinvolte, con il divieto di sorvolare assembramenti di persone.

La lista di droni C0 sul portale di EASA

Al momento della stesura di questo articolo possiamo notare come sul portale di EASA sia riportata la lista dei droni marcati C0.

DJI Mini 2 SE

Il primo drone della classe C0 è il drone DJI Mini 2 SE, che offre circa 30 minuti di autonomia (dichiarati del produttore in condizioni ottimali), sensore da 1/2,3” con 12MP effettivi e video fino a una risoluzione massima di 4K a 30 fps, con tecnologia di trasmissione Ocusync 2 fino a 6km in CE. A parte quello posto sul lato inferiore, a bordo non ci sono sensori per il riconoscimento di ostacoli.

DJI Mini 3

A seguire troviamo il Mini 3, immesso sul mercato senza marcatura di classe, ma che avrà il “bollino” C0 appena il produttore aggiornerà il firmware e produrrà adesivi e manuali. Rispetto al modello che lo precede in lista, questo drone presenta un upgrade importante dal punto di vista del sensore della camera, che raggiunge le dimensioni di 1/1.3”, con 48MP effettivi e video fino a 4K a 30 fps. La batteria supera i 30 minuti e il sistema di trasmissione video è ancora Ocusync 2, e anche qui mancano i sensori per gli  ostacoli, tranne quello inferiore. Per approfondire, trovate su questa pagina la recensione del Mini 3.

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DJI Mini 3 Pro

A seguire c’è anche il fratello maggiore del Mini 3, ossia il Mini 3 Pro, un altro drone che riceverà la marcatura C0 in seguito, quando DJI aggiornerà il firmware e produrrà adesivi e manuali. Il comparto camera è lo stesso del Mini 3 semplice, ma questo modello offre riprese in 4K fino a 60 fps e possiede sensori anti ostacoli di tipo frontale, posteriore e inferiore. Maggiori informazioni su questo modello potete leggerle nella nostra recensione del Mini 3 Pro su questa pagina.

NOTA BENE: Al momento non compare nella lista il DJI MINI 4 che sarà presentato nell’autunno 2023 e che probabilmente sarà già marcato C0. Ma supponiamo che l’Agenzia aggiornerà la lista quanto prima.

Classe C0 e altre marcature: quali sono?

A proposito di marcature di classe, non esiste solo la C0 ovviamente, a mano a mano che si sale con il peso e le dimensioni del drone, ci sono altri marchi di classe C1, C2 C3 e C4, oltre a quelli per un uso professionale C5 e C6, ma lo scopo di questo articolo è aiutare i piloti di droni che vogliano iniziare a volare con un drone che non necessita del famoso “patentino” (alias Attestato A1-A3) per poter volare, anche se noi di Dronezine lo consigliamo sempre molto caldamente, perché rende il pilota consapevole dei rischi a terra e in aria ed evita in questo modo che possa produrre comportamenti irresponsabili anche in maniera involontaria.

Pregi e difetti dei droni sotto i 250 grammi di classe C0

Tornando a parlare dei pregi e difetti dei droni classe C0, possiamo dire che sicuramente, visto il loro peso che necessariamente deve rimanere sotto i 250 grammi, sono anche facilmente trasportabili durante viaggi ed escursioni.
Le loro videocamere, sono comunque dotate di una risoluzione di 2,7K, ma sui modelli più costosi si arriva a risoluzioni maggiori. E anche sul comparto fotocamera la risoluzione in pixel non scherza affatto. Certo non sarà possibile portare le proprie riprese di foto e clip video al cinema, ma per uso personale o professionale sono abbastanza soddisfacenti.

Anche sul fronte della durata delle batterie i droni marcati C0, oramai si attestano sui 20/30 minuti di volo e in ogni caso, cambiare il pacco batterie è una operazione semplice e alla portata di tutti.
A proposito di batterie al Litio: si possono portare tranquillamente in aereo in cabina, dato che avendo dimensioni ridotte, non hanno troppi Watt/h e rientrano entro i limiti previsti. Naturalmente sempre meglio chiedere maggiori informazioni alla Compagnia Aerea.

I droni classe C0, costano anche relativamente poco, sono considerati un entry level per i produttori, anche se consigliamo di non scendere troppo con i prezzi e rimanere su marche conosciute e ben distribuite e che offrano una assistenza post vendita degna di tale nome.

Droni classe C0 definiti come “inoffensivi”, lo sono davvero?

Una piccola nota a margine prima di concludere questa disanima sui droni marcati con la classe C0.
Spesso si chiamano “inoffensivi“, ma attenzione, non significa che non possano fare male. Immaginiamo che un drone con le eliche in movimento, finisca sopra alla testa di un bambino, oppure dentro ad un carrozzina o sul parabrezza o sul volto di un motociclista.
In oltre 10 anni di attività in questo settore, per ora possiamo dire che i piccoli droni civili, non hanno mai procurato morti, ma certamente sono molti i casi in cui qualcuno sia rimasto ferito con le eliche.
Quindi i droni marcati C0 sono certamente poco offensivi, ma vanno utilizzati con cautela e possono dare molte soddisfazioni ai loro utilizzatori.

Droni C0, solo per hobby o anche per lavoro?

Vogliamo in ultimo non tralasciare il loro impiego professionale. I droni C0 sotto i 250 grammi, possono essere utilizzati in ambito cittadino, a patto di non sorvolare assembramenti.
Quindi da geometri, ingegneri, imprese edili, amministratori, insomma in tutti quei contesti nei quali è necessaria una ispezione di tetti, di operazioni di aerofotogrammetria.
Usati anche dalle varie Polizie Locale per la scoperta di discariche abusive, di incidenti stradali, per combattere o prevenire il crimine. Per missioni di ricerca e soccorso.

Quindi, che tu sia un appassionato o un professionista che usa il drone come strumento di lavoro, cosa aspetti ad avere almeno un drone di classe C0 nella tua flotta?

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