New York è una delle città più popolari e ambite del mondo, con un prezzo di vendita medio per abitazione che nonostante lievi flessioni a seconda dei mesi è in crescita da anni e lo scorso giugno ha toccato – secondo Statista.com – quota 720 mila dollari. In generale, le politiche dell’Amministrazione cittadina negli ultimi anni sono state in grado di sostenere la qualità della vita nonostante le inevitabili criticità e difficoltà di gestione che affliggono una metropoli in cui vivono ufficialmente quasi 8 milioni e mezzo di persone.
Tra i programmi più recenti e all’avanguardia va sicuramente inserito il NYC Smart City Testbed, voluto dal New York City Office of Technology and Innovation (OTI), che ha il compito di facilitare lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie emergenti capaci di affrontare le sfide principali della città. Nel dettaglio, si tratta di un progetto pilota che impiega droni per rilevare i difetti strutturali negli edifici, che sono tra i principali responsabili dell’elevata emissione di gas a effetto serra. “New York è un vero e proprio polo d’attrazione per gli innovatori tecnologici di tutto il mondo, che vi giungono con l’intento di trasformare le loro brillanti intuizioni in realtà concrete”, ha affermato Matthew Fraser, Chief Technology Officer di NYC.
Il programma NYC Smart City Testbed prevede la selezione di 8 progetti pilota all’anno, che verranno valutati con attenzione allo scopo di trovare quelli che offrono i risultati migliori e che meritano quindi investimenti su larga scala. L’obiettivo non è solo testare e valutare nuove tecnologie, ma anche ad offrire feedback necessari per comprendere meglio le esigenze concrete sia del settore pubblico che dei cittadini. Le tecnologie selezionate verranno testate per un periodo che va dai 6 ai 9 mesi, garantendo alle organizzazioni tutta l’assistenza tecnica, legale e amministrativa necessaria.
Droni al Servizio dell’Ecosostenibilità di New York
Questo progetto pilota, nato dalla collaborazione tra OTI, Dipartimento di Amministrazione della Città di New York (DCAS) e ricercatori dell’Università di New York, prevede l’utilizzo di droni e robotica abbinati a un insieme di tecnologie per esaminare gli involucri degli edifici, ovvero pareti esterne e tetti. Questo sistema consente di rilevare eventuali difetti strutturali e interviene, grazie all’apporto fondamentale di tecniche di imaging termico, radar attraverso i muri, tecnologia UAV/drone e localizzazione e mappatura robotica, riducendo significativamente le emissioni di gas serra e spingendo New York verso l’obiettivo di una città a zero emissioni.
“Il cambiamento climatico è la più grande minaccia che stiamo affrontando e siamo lieti di collaborare con l’Ufficio per la tecnologia e l’innovazione di New York per esplorare come possiamo continuare a ridurre le emissioni di gas serra negli edifici della città e proteggere il nostro ambiente per il futuro della nostra città”, ha affermato il commissario del Dipartimento dei servizi amministrativi cittadini di New York, Dawn M. Pinnock. “Programmi innovativi come il programma NYC Smart City Testbed consentiranno alla città di formare nuove partnership e sviluppare soluzioni pratiche per migliorare la qualità della vita dei newyorkesi”.




