Nuove regole per i droni in UK: proposti Remote ID, Registrazione e Attestato anche per droni sotto i 250 grammi

Se quest’anno sono state il Giappone e la Cina le nazioni più importanti a rivedere almeno in parte le regole sui droni, non c’è dubbio che sarà il 2024 quello in cui si registreranno i cambiamenti maggiori. Nei Paesi EASA (e quindi in buona parte dell’Europa) sappiamo bene che grandi novità, con le nuove classi dei droni e non solo, arriveranno già dal prossimo primo gennaio, mentre sarà a marzo l’appuntamento tra gli Stati Uniti e l’introduzione dell’id remoto.

In tutto questo, anche il Regno Unito, che non è membro EASA, sta però cominciando a pensare concretamente alla normativa che verrà. Ne è la prova tangibile una nuova proposta (disponibile a questo link sul sito ufficiale dell’Athority britannica) avanzata dalla stessa Civil Aviation Authority (l’equivalente della nostra ENAC) allo scopo di proporre cambiamenti significativi alla normativa attuale, per adattare il settore ai nuovi sviluppi tecnologici.

La proposta, sostenuta da una serie di dipartimenti governativi, forze dell’ordine e la stessa comunità di droni, è aperta ai feedback pubblici da parte di tutti gli stakeholder interessati, inclusi operatori di droni ricreativi e commerciali, produttori di droni e fornitori di servizi di droni. I pareri possono essere inviati attraverso questa pagina entro il 10 gennaio 2024.

Tra le varie proposte, quelle che saltano immediatamente agli occhi sono l’introduzione della regola dell’identificazione remota per i droni, uno step che bene o male è ormai in linea con l’approccio di molti altri Paesi, ma soprattutto l’obbligo di registrazione e test di competenza per i piloti di droni che pesano anche meno di 250 grammi, una misura che invece non è al momento prevista dalla maggior parte delle nazioni “occidentali” e che è destinata a far discutere, anche se per il momento è solo su una bozza di proposta normativa.

assicurazione per droni con tutela legale

Kevin Woolsey, co-direttore dei sistemi di aeromobili pilotati a distanza alla CAA del Regno Unito, ha affermato che “L’obiettivo è garantire una continua espansione sicura dell’uso dei droni e assicurarsi che tutti, sia che volino per svago o per lavoro, comprendano le normative”.

Le proposte si basano su cinque obiettivi strategici:

  • Semplificare le regolamentazioni: verranno ridotti i requisiti operativi complessi nella categoria Open e verranno rinominate le sottocategorie operative in “over”, “near” e “far”, rendendo più chiare le esenzioni per i droni giocattolo.
  • Incrementare l’educazione e la comprensione delle regolamentazioni: i piloti di droni di peso inferiore a 250g dovranno svolgere un test online gratuito di Flyer ID. Verranno inoltre fornite più informazioni e linee guida digitali attraverso i controller dei droni e gli schermi.
  • Migliorare la sicurezza dei droni: prevedendo l’implementazione di standard di prodotto per i droni attraverso un sistema di marcatura di classe. A partire dal 1 gennaio 2026 saranno introdotti standard di sicurezza e prodotto specifici per i droni.
  • Garantire uno spazio aereo sicuro: grazie all’introduzione dell’ID Remoto e alla funzionalità di consapevolezza geografica e geofencing per alcune categorie di droni.
  • Sostenere il settore dei droni: la CAA propone di concedere agli operatori di droni fino al 1 gennaio 2028 per adottare gli aeromobili marcati da classe.

Kevin Woolsey riassume: “Abbiamo ascoltato la comunità dei droni e crediamo che ciò che stiamo proponendo faciliterà la comprensione dei requisiti e permetterà un volo sicuro ai piloti di droni. Ora siamo ansiosi di ascoltare il parere di chi è coinvolto attraverso la consultazione.”

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